martedì 1 luglio 2014

Top Ten Classics!




I miei dieci classici preferiti:

N.B. la definizione di "classico" è molto vaga secondo me, i miei classici possono essere libri un po' troppo moderni per qualcuno, quindi voglio intendere il termine come quei libri che secondo me sono delle vere pietre miliari della mia esperienza letteraria.



1. Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen. 
Scelta un po' cliché ma per me questo romanzo ha segnato una serie di scelte letterarie importantissime, mi ha avvicinato alla letteratura inglese in maniera radicale e mi ha fatto innamorare di personaggi che non dimenticherò mai. E poi mi ha spinto a vedere il film di 6 ore con Colin Firth, e non è poco. 







2. Novergian Wood di Haruki Murakami. 
Questo è uno dei casi in cui il termine "classico" potrebbe non sembrare adatto per molti dato che il libro è datato soltanto 1987, ma se avete letto almeno una volta qualcosa di Murakami sapete che in quello che scrive (e come lo scrive) c'è sempre un qualcosa di magicamente classico e contemporaneamente futurista. Un libro magnifico che tutti dovrebbero leggere.












3. Il Grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald. 
C'è chi lo ama e c'è chi lo odia. Io faccio sicuramente parte della prima categoria. Amo questo romanzo alla follia, l'avrò riletto decine di volte (come ha fatto il protagonista del libro alla posizione n.2 inoltre!) e lo amo ogni volta di più. Non riuscirò mai a spiegarmi come può ogni singola frase avere un significato molto più profondo di quello sintattico. Ogni singola frase. 











4. Noi Ragazzi dello Zoo di Berlino, di Christiane F. 
Un altro classico non classico datato 1978. Come si fa a descrivere o commentare un libro del genere? Solo chi l'ha letto riuscirà a capirmi. Non troverò mai le parole per descrivere un insieme di parole così doloroso ed efficace. 















5. L'Inferno di Dante Alighieri. 
Non mi guardate così, sono pur sempre una secchiona sotto copertura. 
Ma ammettiamolo, come si può non giudicare l'Inferno come una delle opere più importanti ed eleganti della storia? 
Non sono una grande amante del Purgatorio e del Paradiso ma l'Inferno è magico. 
Consiglio: provate a leggerlo fuori dall'ambito scolastico, vi risulterà molto più scorrevole e meno doveroso. 










6. La Fattoria degli Animali di George Orwell. 
Ero un po' indecisa se inserire questo o 1984, e dopo una lunga riflessione di 5 secondi ho deciso che per quanto 1984 sia un libro meraviglioso che ha dato i natali a tutti i libri fantasy e dispotici che amo leggere al momento Animal Farm continua ad essere molto vicino alla cima dei miei libri preferiti di tutti i tempi. Non chiedetemi il perché!.











7. Macbeth di William Shakespeare. 
Un altro cliché? Abbastanza. Non ho letto moltissime opere integrali di Shakespeare purtroppo, e se proprio dobbiamo dirla tutta non ho letto moltissimi classici standard nemmeno (ma sto cercando di rimediare). Ma sono innamorata di Macbeth ed Amleto, ed ho deciso di mettere in classifica quello che forse hanno letto meno persone, cercando di invogliarvi a leggere un'opera veramente appassionante. 










8. Alice Nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll. 
Se escludiamo una delle frasi che aprono il libro ("a cosa serve leggere libri senza immagini o dialoghi?") Alice è il personaggio che più rispecchia una categoria femminile che continua a vivere con la testa fra le nuvole piena di storie e personaggi e poco interesse per il mondo circostante. Una categoria di cui mi sento di fare parte a pieno da sempre.











9. Una Stanza Tutta Per Sé di Virginia Woolf. 
Non potete neanche immaginare fino a che livello sono innamorata di questo libro che racconta la storia delle donne nella letteratura in maniera così minuziosa ed elegante che affascinerebbe anche il peggior lettore del mondo. Continuerò a portare nel mio cuore per sempre la storia della sorella mai nata di Shakespeare con il suo stesso talento (se non maggiore) che però non poté andar via  per raggiungere il successo perché doveva pulire casa.









10. L'Alchimista di Paulo Coelho. 
Prendi l'Alchimista leggilo a 13 anni e capisci le parole ma non il significato. Rileggilo a 18 ed inizia a capire qualcosa. Rileggilo a 30 e capisci la maggior parte delle cose. E vai avanti così fino a che i segreti di Coelho non saranno svelati tutti. 

1 commento:

  1. scusa il ritardo! grazie mille per il premio *-*, dai una chance al film con Colin Firth è meraviglioso.

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