venerdì 19 ottobre 2012

The Unbecoming Of Mara Dyer;REVIEW.


Ho letto questo libro a giugno. GIUGNO CAPITE?. bei tempi quelli. sveglia alle 10.30, sole, caldo e pantaloncini *jen corre a piangere in bagno*

-venti minuti dopo-

*coff coff* scusate, sapete com'è la ripresa è sempre dura *jen si soffia il naso rumorosamente*.
Passiamo al libro va'. 

Questo libro mi ha sempre attirato molto, sarà stata la cover bellissima, il titolo enigmatico o la trama che si prospettava un giallo misto al fantasy con una buona dose di romance quindi quando una mia amica mi ha offerto di prestarmi la sua copia in italiano non ho potuto che accettare. 
Posso dirvi questo: NON LEGGETELO IN ITALIANO, è una delle traduzioni più orride che abbia mai letto in tutta la mia vita. Okay, non sono una traduttrice (nè ho intenzione di diventarlo u.u) e rispetto tantissimo il loro lavoro ma ci sono frasi intere che mancano, il dito medio diventa l'indice (giuro) e la descrizione di Noah è qualcosa da far ridere anche i depressi cronici. Terribile

Allora mi direte "lo prendo in inglese allora? ne vale la pena?".
la mia risposta è piuttosto enigmatica, perchè insomma non lo so. 
Mara Dyer finisce in quello che io chiamo "il purgatorio dei libri da tre stelline". 
Non abbastanza brutti per scriverci una recensione divertente (50 Shades Of Gray i'm talking with ya babe) e non abbastanza belli per scriverci una recensione da mille ed una notte (Onyx, this was for ya).
Oblio. Purgatorio. Dante. Cacchio l'interrogazione di italiano *pianto disperato*.

Mara Dyer si sveglia un giorno in ospedale, non ricorda niente degli ultimi momenti da sveglia però sua madre è lì per raccontarle quello che tutti pensano sia successo: lei, la sua migliore amica Rachel, il suo fidanzato Jude e la tipa-sono-antipatica-solo-a-te-ma-tutti-mi-amano Claire, per divertimento sono andati a passare la notte in un vecchio manicomio (ora, qui ci sarebbe da scrivere un saggio su "ma come vi divertite oltre oceano?" ai miei amici e me seriamente bastano due pacchi di Oreo, due birre e il collegamento a SKY per una serata dfsdfdgf, ma lasciamo perdere va') e badabumbadapuff! il manicomio crolla. Mara è l'unica sopravvissuta. (strano eh?. *faccino sarcastico della Jenn*). La perdita della sua migliore amica (perchè diciamoci la verità a Mara degli altri due non gliene può fregare di meno per tutto il libro..) è troppo dolorosa e chiede alla famiglia di trasferirsi. Nuova vita. Nuova Mara.


Fin qui il libro è ancora una libro normale, poi c'è tutta la parte in cui viene introdotto Mister Tenebroso Ricco Perfetto Figo ma che si innamora della protagonista dopo esattamente due parole che trovandoci in uno ya posso anche accettare e poi succede il finimondo. 
Il libro diventa qualcosa che, giuro sulla mia cagnolina, neanche la mente contorta di Luca Giurato avrebbe potuto creare. 
Le frasi non hanno senso (e non ditemi che è per l'inglese, il mio 9emezzo me lo merito tutto u.u), la storia prende una piega che solo a ricordarla mi vengono i brividi. *brrr*. 
Mara Dyer ha un potere. Noah il figazzo ha un potere. Il mio cane ha un potere. (sì, quello di fare la pipì su ogni centimetro cubo della mia casa....). Solo io insomma non ho un potere (e se potessi scegliere opterei per quello che mi rende un genio in matematica, anzi senza genio che mi renda decente in matematica). Il padre di Mara c'entra qualcosa in tutto ciò. Mara ha le visioni. Mi sembra di essere in un cattivo (cattivissimo) episodio di Medium, solo che manca il marito simpatico di Allison Dubois che dice "calma Allison, andrà tutto bene". 

Per non parlare della liason Noah/Mara e la scena in cui si stuprano a vicenda ma poi è solo un sogno anzi no non è un sogno, forse sì forse no. SONO LE PAPPPARDEEEELLLE. 

State capendo qualcosa di questa recensione? No?. Ecco è lo stesso effetto che fa questo libro. 

Ora vado a ripassare filosofia, nonsiamaiii mi dovesse chiedere qualcosa domani :))

PACE&AMORE.

giovedì 18 ottobre 2012

Slammed; REVIEW.

*rullo di tamburi* *parapraapaapprpaaa* *tappeto rosso* *presentatore con accento americano* "indovinate indovinate chi è tornata?". UUUUUUUUOLLA'. 


i'm back. 
e per farmi perdonare vi posto una recensione. 



Partiamo con quello che ho detto su GoodReads, io per finire Slammed un libro di 315 pagine ci ho messo all'incirca tre settimane. Ebbene sì cari lettori, 3 settimane. Ho potuto dedicare a questa lettura soltanto un'oretta quando potevo la sera prima di andare a dormire, purtroppo Slammed è uno di quei libri che vanno letti tutto d'un fiato e lo "spezzettamento" lo ha svantaggiato rispetto ad altri libri che ho letto in passato. 

Passiamo alla trama no?. 

C'era una volta in Texas una famigliola pressocchè perfetta, perchè si sa la perfezione sta nella normalità: un ranch con un grande giardino, una mamma che lavora part time per poter stare a casa con i figli, un padre simpatico che sa sempre la cosa da dire giusta al momento giusto e due figli educati e carini. Kel ha 9 anni ed è super intelligente e simpatico, con le sue giornate "all'indietro" in cui parla al contrario e mangia partendo dal dolce, Layken ha 18 anni, un nome particolare e una vita un po' noiosa. La morte del padre è totalmente inaspettata, un infarto e puff! una persona è andata, e così tutta la loro vita normale. I tre si trasferiscono in Michigan dove affittano una casa più piccola e cominciano una vita diversa. Lake si autoconvince di riuscire a superare l'ultimo anno di liceo per poi tornare in Texas all'università, ma un anno è un periodo lungo. Tante cose diverse succedono in un anno. Si conoscono tante persone. Per esempio Will, il vicino 21enne con il sorriso sulle labbra, un fratellino sulle spalle e tanta tristezza nel cuore. Ma gli ostacoli nella vita di Will e Lake non sono mai abbastanza, la morte è sempre lì a sorridergli di sbienco, e la poesia riuscirà soltanto a far liberare entrambi di quel peso che si portano dietro come un macigno di una tonnellata. 

Lo so, lo so. Starete dicendo "un'altra storia dove il padre è morto?", l'ho pensato anch'io quando l'ho letto ma Slammed mi è piaciuto. Forse non eccessivamente, certe parti erano un po' troppo clichè forse ma come lettura contemporanea ya  è davvero valido secondo me. Lake non è la classica che si piange addosso per 300 e passa pagine, è una ragazza normalissima che accette più che spesso la propria condizione di "sfortunata". E Will è adorabile, di ragazzi così non ne esistono, ve lo posso assicurare. E sono innamorata di Kel e Caudler (insomma la cosa di Halloween?.....due amorucci), per non parlare di Eddie. Voglio un libro su di lei!. 

Suppongo che questa sia la recensione più breve che abbia mai scritto... ma insomma l'ho fatta per farvi capire che il ;DIAVS non è morto, è solo in letargo (beato lui, perchè io tra la scuola e la palestra   non riesco a dormire neanche per cinque ore a notte c.c).


PACE&AMORE.