martedì 30 luglio 2013

Shadow And Bone; REVIEW.


                                            


"the problem with wanting," he whispered, his 
mouth trailing along my jaw until it hovered over
 my lips, “is that it makes us weak.


Shadow And Bone, ovviamente inedito in Italia, è stato pubblicato il 5 Giugno 2012 ed è il romanzo d'esordio di Leigh Bardugo, e che romanzo d'esordio aggiungerei. 

L'ho letto a Settembre ma scrivere una recensione quasi un anno dopo fa molto figo quindi lo faccio. Non è vero, molto più semplicemente ho comprato il seguito e so che sarà meraviglioso, lo so, lo tengo fra le mani e mi esprime fangirlamento da ogni centimetro quadrato di carta, quindi se non mi piacerà sarò molto MOLTO delusa. 

Ma torniamo al primo libro. Guardate la cover insomma, è bellissima, è perfetta per l'ambientazione del libro (Russia) ed è semplicemente awesome. 

Prezzo: 5,99 kindle, 12,31 rilegato, 7,21 la brossura. AWESOME. (è la parola del giorno, sorry). 

Difficoltà lingua: 7,5/10 ci sono un po' di termini tecnici che qualche volta posso farvi storce il naso ma niente di impossibile, e poi in una futura traduzione non voglio neanche immaginare come si chiamerebbe il Darkling. Rabbrividisco al pensiero. Brrr. 

Livello di fangirlamento che Jen ha raggiunto durante la lettura: 10/10. E' grave lo so. 

passiamo alla trama, va la'. 

"Ci troviamo di fronte ad un'ambientazione particolare e assolutamente *diciamo tutti insieme* AWESOME! : Russia in un tempo indefinito.
 Alina è un'orfana che come unico cardine fisso della sua vita ha Mal, migliore amico che molto prevedibilmente (e direi in maniera piuttosto noiosa) si trasforma in qualcosa di più. 
Durante la parte finale del loro addestramento Mal si rivela  uno dei soldati più promettenti e sempre alla ribalta , Alina fa parte della schiera di persone anonime che disegnano mappe e camminano a fatica dietro il resto delle truppe. Fino ad una sera. Ad un evento che nessuno si riesce a spiegare: Alina salva Mal, nel bel mezzo dello Shadow Fold, un territorio oscuro che porta solo morte e distruzione. 
Questo è il momento in cui tutti realizzano il potere inestimabile che possiede Alina: portare la luce in un territorio oscuro che sta man mano decimando la popolazione del loro Paese. 
Le viene così strappata la sua vita quotidiana ed è portata al luogo a cui è destinata: la residenza delle Grisha, l'élite che possiede poteri magici. 
La sua vita cambierà per sempre, non vivrà più nell'ombra dei cacciatori e dei mapmaker, ma sarà l'oggetto delle chiacchiere e dei desideri di non pochi personaggi, primo tra tutti il Darkling, il grande e unico amore di Jen, per cui venderebbe la sua Barbie Principessa del Natale 2004 con il suo meraviglioso vestito verde. #fangirl."

Mmmh, cosa penso di questo libro?. Mmmh. 






Nota: I diritti di Shadow And Bone sono stati venduti alla Dreamworks e lo sceneggiatore del molto probabile film sarà Christopher Kyle (Serena, Alexander, K19, etc). Onestamente dopo The Hunger Games il fatto che i miei libri preferiti stessero diventando film mi eccitava non poco (perchè io ho amato il film di THG, amo il cast e buonanotte), dopo The Host ho iniziato a rivalutare questa mia opinione (il film di the host è robaccia, mi ha disgustato totalemente, orrido), ora vedremo con TIM, ma chissà. 
Comunque questo bel figliolo di Sean O'Pry ha già twittato a Leigh di voler fare il Darkling, come se la Dreamworks cagasse tutti quelli che vogliono fare una parte, ma il ragazzo non è per niente male. 

Sei giorni fa Leigh ha incontrato lo sceneggiatore, quindi mi ripeto "chissà"

Perle da Shadow And Bone:

I don't care if you danced naked on the roof of the Little Palace with him. I love you, Alina, even the part of you that loved him
(non mi importa se hai ballato nuda sul tetto del Piccolo Palazzo con lui. Ti amo, Alina, anche la parte di te che ha amato lui). ugh, malin, ugh


“You're shaking.""I'm not used to people trying to kill me."                                                                     "Really? I hardly notice anymore.”  
( "stai tremando" "non sono abituato alle persone che cercano di uccidermi" "davvero? io non me accorgo quasi più") 

“So I'm the Darkling's prisoner?"
"You're under his protection."
"What's the difference?"                                                                                                                           "Pray you never find out.”  


( "quindi sono la prigioniera del Darkling?" "sei sotto la sua protezione" "qual è la differenza?" "prega di non scoprirlo mai"). #badass 


PACE&AMORE.

venerdì 26 luglio 2013

What Happens Next; REVIEW.


“I've always, always thought you were beautiful, Sid. Always.” 



Titolo: What Happens Next, stand alone (strano ma vero, vi giuro che esistono ancora) young adult (quindi non si fa robaccia, andate tranquilli). 
Autore: Colleen Clayton, sul suo blog potete trovare una playlist che vi farà entrare nel mood di Sid (la protagonista)http://colleenclayton.com/playlists/
Prezzo: rilegato 13,93. 
Difficoltà lingua: 7,5/10, ce la potete fare suvvia. 
Voto: 3/5, anche detto "l'oblio delle tre stelle e dei libri che Jen dimentica di recensire".

trama
Ecco il libro in poche frasi. 
 Inizio dell'ultimo anno di liceo? yay yay ya.  Vacanze invernali con la scuola? happy happy happy. Andiamo tutti a sciare? yuppi yuppi yuppi. Ci facciamo stuprare da un tipo a caso? oh oh oh. Cosa facciamo dopo? depressed depressed depressed. 

Sid (nome completo Cassidy, e io continuo a pensare al tipo che non si lava di Skins...) è la classica adolescente che non vede l'ora di crescere, andare al college e vivere la sua vita. Peccato che durante una delle ultime gite con la sua classe un evento traumatico le rovini l'ultimo anno di liceo. L'enorme intelligenza della nostra protagonista #sarcasm le porta a credere che confidarsi con le sue migliori amiche non è la cosa giusta quindi queste ultime sentendosi escluse dalla sua vita decidono di tagliare i ponti con lei, e la nostra Sid dice "va bene, ora sono una persona nuova ed asociale, ciao".
 Lascia così i corsi extra per i crediti scolastici e passa ore scolastiche ad sistemare le videocassette della scuola e a portare il televisore nelle classi che ne hanno bisogno (forse in america i bidelli si fanno la manicure durante le ore di scuola, chissà), unico compagno di lavoro? Corey. (digressione: mi ricorda molto "Cory" e dunque Cory Monteith, morto due settimane fa a Vancouver, triste, tristissimo, ero sua fan e volevo ricordarlo qui anche se non serve a nulla, <3), ragazzo con le dimensioni di un armadio che potrebbe uccidere la squadra di football soltanto soffiandogli contro, #hulk. 

Ovviamente nasce qualcosa fra i due, entrambi emarginati ed invisibili. 
Sid ormai è bulimica, corre per ore e ore e ore e ore e ore e ore e ore e ore, e tutto questo sentimento di disagio è il mood generale del libro: una ragazza con un serio disturbo post traumatico che cade nel turbine dei disturbi mentali. 

Il libro coinvolge molto, Sid è un personaggio a cui è facile volere bene e il fatto che si innamori di un personaggio particolare come Corey che non è il classico "book boyfriend" a cui siamo abituate è una nota molto positiva per il libro, però il mio dubbio deriva dal clima irrealistico e malsano in cui siamo immersi mentre leggiamo , perchè Sid giustifica la sua bulimia con ragioni così solide che una ragazza di 13/14 anni che legge questo libro non può che accodarsi al suo pensiero, non è per niente come Speak, Wintergirls, Addicted to you, che per quanto ci diano una visuale dei pensieri del malato, ci danno anche una dimostrazione di tutto il marcio che c'è in una dipendenza/malattia. In WHN non l'ho trovato, sarà un parere personale, ma quest'esaltazione della magrezza, del dover correre, dover dimenticare tutto, mentre si ha una famiglia gentile alle spalle in cui confidare non è molto di mio gradimento. 

Resta un libro molto appassionante di cui però non vi rimarrà niente di personale dopo qualche mese dalla lettura. 

assaggi di libro:

“Then I look over at Corey, who is watching me with a tenderness that makes me want to crawl inside his heart, pitch a tent, and set up camp forever.” 

oh sweet Corey asdfg.

(poi guardo Corey, che mi sta guardando con una tale tenerezza che mi fa venir voglia di strisciare nel suo cuore, montarci una tenda e accamparmici per sempre)


PACE&AMORE.



giovedì 25 luglio 2013

Il Confine di Un Attimo; REVIEW (The Edge of Never)

“Everybody starts out as strangers.” 



nota iniziale: ho letto la versione inglese quindi come ben sapete la traduzione per me incide molto nel risultato finale di un libro.

Titolo: The Edge of Never (#1) in Italia è stato tradotto con "Il Confine Di Un Attimo", traduzione fedele all'originale e al senso del libro. thumbs up
Autore: J.A. Redmerski. (autrice del mio amato "killing sarai" e dunque donna da amare, santificare e amare ancora). blog autrice. 
Prezzo: versione inglese 8 per la brossura e 4,80 per la versione kindle. versione italiana 12,67 rilegato e 3,99 kindle. 
Difficoltà lingua: a leggerlo in italiano non dovreste avere difficoltà, broccolo in realtà conosco delle persone che ne avrebbero qualcuna ma lasciamo va', in inglese vi direi 7/10, qualche termine slang ma niente di incomprensibile. 
Voto: 5-- (i meno sono per il finale che per me è un "hell to the no")

trama: "Camryn Bennet a vent'anni capisce che la vita che le viene proposta non fa per lei, no all'università, ai lavori dietro un bancone, ragazzi monotoni. 
Camryn è clinicamente triste, l'unico amore della sua vita è morto un anno prima in un incidente stradale ed i loro progetti di partire e visitare il mondo con uno zaino sulle spalle è sfumato, i suoi migliori amici sono impegnati in una relazione malsana che la coinvolge fin troppo spesso, i suoi genitori hanno appena divorziato e suo padre ha deciso di trasferirsi a Narnia mentre la madre ha cominciato a frequentare gli speed-date assiduamente, infine (ciliegina sulla torta) suo fratello è stato arrestato per aver ucciso un uomo mentre guidava in stato d'ebbrezza. 
Quando si suol dire "la bella vita" lol. Dopo l'ennesima delusione Cam decide di partire, piccola borsa e tante ore di pullman senza destinazione. Non sarebbe un libro y.a. se sul tanto scomodo pullman (davvero, un mezzo di trasporto più comodo no?) c'è Andrew Parrish che scappa dalla sua vita e va incontro ad un addio straziante"

Il libro è raccontato col doppio POV di Cam e Andrew, solo che in realtà continuiamo a sentirci più vicini alla ragazza dato che tutto il suo passato e i perchè del suo viaggio vengono spiegati nei capitolo introduttivi al viaggio on the road vero e proprio, mentre invece di Andrew sappiamo soltanto i pensieri che riguardano tutto ciò che vede intorno a se, niente del grande motivo che lo spinge e volere una vita da vagabondo. 

Ammetto di avere un debole per i libri che raccontano storie on-the-road (escluso il primo grande di Kerouac che ho odiato con ogni fibra del mio essere). Non so perchè ma semplicemente mi affascina l'idea di tante ore in macchina/bus ad ascoltare musica-che-fa-fighi-alternativi, i paesaggi americani, i fast food e il fascino dei motel: amore-amore-amore. Quindi il libro è partito davanti ai miei occhi con un bel "+" stampato sulla copertina.

I personaggi di Cam ed Andrew non sono i personaggi più affascinanti del mondo, lo ammetto, forse Andrew può rientrare nella categoria "book boyfriend" delle ragazze più dolci e innamorate dell'amore ma non rientra del tutto nella mia, mentre Cam è troppo un piagnisteo per me, scusate opinione totalmente personale che non cambia il risultato di una storia detta molto molto molto bene e che appassione fino alla fine. 

nota sul finale: non mi è piaciuto, sono dell'opinione che per l'autrice quegli ultimi capitoli avrebbero donato quel pizzico in più di disperazione che negli new adult vanno tanto di moda, per me è stato assolutamente inutile, un po' stupido e molto melo-drammatico. 

pizzichi di saggezza direttamente da "the edge of never": 
Just because one person's problem is less traumatic than another's doesn't mean they're required to hurt less” 
(solo perchè i problemi di una persona sono meno traumatici di quelli di un'altra non vuol dire che debbano far meno male)


Coincidence is just the conformist term for fate.” 
( "coincidenza" è soltanto il termine conformista per "fato")


She got pissed when I accused her of having Bieber Fever (it pisses me off that I even know what the fuck that means – I blame that on society)” 
(si è incazzata quando l'ho accusata di avere la "Bieber Fever", incazza me che so perfino cosa cazzo significhi - do la colpa alla società). 

PACE&AMORE. 


mercoledì 24 luglio 2013

Hex Hall; REVIEW.







Titolo: Hex Hall (Hex Hall #1)
Autore: Rachel Hawkins
Data di pubblicazione: 2 Marzo 2010, in Italia è (stranamente lol) inedito, ma su "sweet readers" ho trovato QUESTA  petizione per far arrivare all'orecchio degli editori (addormentati) italiani il nome di questa serie. 
Prezzo: 5,89 per la versione kindle (e come sapete Johnny ama questo genere :3) e 6,20 per la brossura. Conviene la cartacea ma come ben sapete neanche il tempo di montare la mia cara libreria Billy dell'Ikea e già non c'è più posto. (da specificare che ne ho montate due attaccate eh..) (mondo crudele). 
Difficoltà lingua (si, dato che leggo così tanti libri in inglese tanto sta che aggiunga quest'informazione, idea: fromabooklover.blogspot.it, alias l'isabella-best-blogger-ever): 5/10. 
Voto: 4.5 

Trama:
 " Sophia, detta Sophie "che fa tanto brava ragazza" -cit. Archer, a 12 anni è entrata in possesso dei suoi poteri da strega, incredibile vero?. E sua madre che aveva abbandonato lo spermatozoo procreatore di Sophie perchè le aveva detto che era uno stregone, valli a capire tu quest'inglesi.
 A 16 anni si ritrova ad aver vissuto in 19 stati americani, e ad averne combinate di tutti i colori con i suoi poteri che fin troppo spesso le sfuggono di mano. Dopo un incantesimo d'amore finito non troppo bene la sentenza per Sophie è dura: dovrà frequentare l'accademia Hecate Hall (ma per gli scapestrati che la frequentano "hex hall") fino al compimento dei 18 anni. Insomma riformatorio per Prodigium: streghe, fate, mutaforma, lupi mannari e qualche vampiro (okay, solo uno). 
Per Sophia che ha vissuto tutta la vita tra gli umani, essere circondata da magia, incantesimi e razzismi magici (perchè la fate sono superbe non lo sapete? e i lupi mannari hanno tutti i capelli rossi e sembrano discendenti di Ron Weasly) è sconvolgente. Aggiungiamoci un omicidio, un paio di persone dissanguate, una vampira lesbo con la fissazione per il rosa come compagna di stanza, uno stregone figo, un covo di streghe nere, ed un bidello di 19 anni piuttosto invitante: young adult all'attacco". 


Non mi aspettavo un libro così scorrevole, carino e divertente (forse il più divertente dell'anno). 
 Lo stile della Hawkins è perfetto, ha reso Sophia un personaggio ironico e sarcastico che ci delizia con perle che mi hanno fatto scoppiare a ridere nei momenti meno opportuni (ovvero mentre a regola avrei dovuto leggere Voltaire e Verga, "ma cosa c'è di tanto divertente nei Malavoglia?" -cit. mia madre, si mamma, si). Volete qualche esempio?. 

“Let's just say you may regret that second piece of cake.'Oh my God. Regret cake? Whatever was about to happen must be truly evil.” 
 ( "diciamo solo che potresti rimpiangere quel secondo pezzo di torta" "o mio dio, rimpiangere la torta? Qualsiasi cosa stesse per accadete avrebbe dovuto essere davvero orrenda")


“Well, apparently he didn't go through the Removal. He's still got powers.""Yeah, powers over your pants,” 


 ("beh, a quanto pare non ha affrontato la Rimozione. Ha ancora i suoi poteri" "già, poteri sulle tue mutandine") 

e potrei andare avanti a lungo, per non parlare di Demonglass (il secondo libro, che ho già divorato, e che contiene perle come: 


“...And of course, your dad was always talking about you, so between him and Jenna, I feel like I already know you.”Man, first Cal, then Lara and the other Council members, now Vix. Did Dad have a blog about me or something? “My Daughter Sophie and Why You Should All Follow Her and/or Marry Her.



(...e certo, tuo padre parlava sempre di te, quindi tra lui e Jenna mi sento come se ti conoscessi già. Dio, prima Cal, poi Lara e gli altri membri del Concilio, ora Vix. Papà aveva un blog su di me o cosa? "Mia Figlia Sophie e Perchè Voi Tutti Dovreste Seguirla e/o Sposarla")

scusate lo spoiler, ma davvero, è esilarante. 

La storia non è molto particolare nel suo genere, abbiamo la protagonista simpatica e carina che avendo passato gran parte della sua vita trasferendosi da uno stato all'altro non è molto esperta nel campo "relazioni tra adoloscenti" e riesce a conquistarsi un posto centrale nella nuova scuola/riformatorio andando contro streghe che fanno magia nera, diventando amica dell'unica vampira ed essendo involontariamente la figlia di qualcuno di grosso.  

Un libro spassoso e leggero che allo stesso tempo vi farà appassionare ed incuriosire alle vicende di Sophie e dei suoi amici descritte meravigliosamente. 


PACE&AMORE.

sabato 13 luglio 2013

Deity; REVIEW. (meglio tardi che mai)





(leggete la frase in grassetto prima di leggere la "recensione", così evitate di rimanere delusi, vi amo)



insomma, non mi guardate così. 
è vero. deity è stato pubblicato nel novembre 2012 ed io l'ho letto a febbraio 2013 e sto scrivendo la recensione in luglio 2013. e non uso la maiuscola dopo il punto, ma mi annoia troppo, soffro d'afa. 

il problema dei libri della armentrout è che quando li finisci avresti mille e mila cosa da dire, criticare, venerare e compagnia bella, ma se devi scrivere una recensione dopo un paio di mesi ti viene da scrivere "e voi siete ancora qui a leggere la mia recensione, leggete Deity suvvia, buona donna". 

Innanzitutto, mi sembra doveroso dirvi che Deity è il terzo libro della Covenant Saga della Armentrout che sta diventando popolare in Italia grazia alla (tarda) pubblicazione di Obsidian, su tutto ciò un giorno scriverò un post perchè ho seri dubbi sulla traduzione di quest'ultimo dato che finchè lo leggevamo tutti in inglese i commenti meno positivi che potevamo leggere erano.............scusate sto cercando commenti negativi su Obsdian ma non me ne vengono, perchè ho amato troppo quel libro. Ora dopo la pubblicazione in italia sempre più blog lo definiscono un "simil twilight con gli alieni", la cosa mi preoccupa alquanto.

Tralasciamo il mio divagare nel mare delle pubblicazioni italiane (un mare alquanto oscuro) e torniamo alla Covenant Saga che vedrà la luce della traduzione italiana nel duemilaecredici

Dopo Half-Blood che mi aveva lasciata soddisfatta ed innamorata mi ero detta "questa saga ha potenzialità, può davvero diventare qualcosa di originale e bello", arriva il secondo libro Pure che mi conquista totalmente, ho amato Pure e continuo a dire che sia il migliore dei tre che ho letto (si, perchè c'è anche Apollyon pubblicato ad Aprile che non penso di acquistare molto presto). 

Ho una rapporto strano con Deity, mi è piaciuto certo, come qualsiasi cosa che esce dalla mani della Santa Jennifer, ma qualcosa non mi ha convinto del tutto. Sono rimasta con l'amaro in bocca come si suol dire. 
La trama è sempre la stessa insomma "Alexandria cerca di capire qualcosa della sua vita e intanto cade in una serie di sfortunati incontri ed avvenimenti". Aiden è sempre l'agapi mou di cui ci siamo innamorate in Half-Blood e non è peggiorato nemmeno un po', il problema anzi per me sta nel fatto che è sempre lo stesso personaggio statico che ripete le stesse affermazioni e non cambia mai idea, solido e noioso per certi aspetti. 

Okay lo ammetto, io ho un debole per Seth e il fatto che sia stato così maltrattato mi ha un po' deluso, perchè per fini di trama la Armentrout ci ha detto "non c'è il grigio, ci sono i bravi e ci sono i cattivi, Seth, cattivo, ciao". Sono molto curiosa di sapere cosa succederà in Apollyon ma mi riservo la sua lettura per tempi meno nervosi della mia vita. 

Lo so, non è neanche una vera recensione questa, sono una serie di frasi sconnesse su un libro decisamente bello ma che mi irrita e quindi ciao, eccovi che blogger professionista che sono. 


PACE&AMORE. 

giovedì 4 luglio 2013

Killing Sarai; REVIEW.




Hey Mondo! Come state? Io sono nel momento "oddio è già 4 Luglio, oddio, perchè il tempo va così veloce, oddio". Ho una pila di libri da leggere per la scuola che mi assillano ma essendo tanto trasgressiva continuo a leggere quello che mi pare e piace. 
Killing Sarai. ah. aah. aaah. 
Leggetelo. Davvero. Sono innamorata di questo libro, c'è tutto, ha tutto ed io sono pazza. Così pazza da comprare subito subitissimo anche l'altro romanzo della Redmerski "The Edge of Never" (neanche a dirlo, un altro 5 stelle finito in meno di 48 ore e che avrà la sua recensione presto, ma non troppo, mi conoscete insomma). 


Partiamo con la trama. 
Sarai ha ventitré anni, però da quando ne ha quattordici è prigioniera di un lord della droga messicano e la cosa peggiore è che è stata introdotta in questo orrido mondo dalla sua stessa madre, drogata e ormai da tempo morta. Sarai si può reputare fortunata, il suo aspetto fisico e la sua abilità nel mentire e sopportare l'hanno portata ad essere l'amante ufficiale del lord quindi per lei niente stupri da altri che non siano il lord stesso e le punizioni corporali non sono al livello di quelle che devono sopportare le altre ragazze. Sarai però non perde la speranza e dopo nove anni pianifica la fuga perfetta, l'unico elemento che le manca è un americano che possa farle attraversare il confine. Ed un giorno d'estate eccolo lì: seduto nel soggiorno in un completo elegante, Victor. Sarai non ci pensa due volte, mette in azione il suo piano e armata di una pistola si nasconde nella macchina del malcapitato. Peccato che questo malcapitato se ne accorga neanche dopo dieci metri e che sempre questo suddetto "malcapitato" è un killer esperto e pagato da quando aveva 9 anni. Niente male Sarai. Ma neanche un killer con una pistola alla tempia può rifiutare. Comincia così un viaggio verso l'America, durante il quale la pistola passa dalle mani di Sarai a quelle di Victor e viceversa. L'amore non esiste, esiste la sopravvivenza, il lavoro da compiere, il desiderio della ragazza di tornare a casa. Per poi arrivarci e capire che in nove anni la sua Tucson è diventata una città in cui non ha conoscenti. 
 Killing Sarai è un libro molto particolare secondo me, mi aspettavo un romanzo con i due che litigano per strada, si innamorano e vivono felici e contenti. Invece, stranamente, mi sbagliavo. Il loro viaggio verso l'America non occupa neanche la metà del libro, la veria storia è il dopo. Ed il dopo è fantasticamente accattivante. Sono rimasta attaccata al libro senza mangiare, bere, fare la doccia, per ore e ore. Ero li e dovevo sapere cosa succedeva a Sarai. Che diciamocelo, poteva chiamarsi Sara? Perchè quella "i" buon dio, perchè? E' un nome tremendo Sarai, mi sa di cibo indiano. Dato che sono mentalmente disturbata io mi rifiuto di chiamarla così e per me è Sara. Punto. Buonanotte. Tralasciando questo l'autrice (di cui mi scoccia imparare il cognome perchè difficile) è bravissima, ha reso perfettamente i personaggi, sia quello di Sara(i) che nonostante sia trattata divinamente rispetto alle altre ragazze desidera la libertà, ma allo stesso tempo non sa quello che vuole davvero dato che ha passato buona parte della sua vita sperduta in Messico, guardando gente morire, andando a letto con un uomo adulto che non voleva e subendo abusi di ogni altro genere. La libertà è dovuta a tutti, ma appena ci viene data non sappiamo mai cosa farcene davvero, la guardiamo, la giriamo, probabilmente la rigiriamo, e poi? Superficialmente potrebbe essere visto come un personaggio debole e senza carattere, stupido che rincorre i rischi, ma ci sono davvero rischi peggiori rispetto a non capire cosa si vuole? A sapere che c'è qualcosa che può riempire quel vuoto ma non sapergli mai dare un nome?. Io onestamente penso proprio di no. E quindi Sarai si butta nelle situazioni più stupide e pericolose e quanto più lontane da quella vita normale che sognava nel compound. 
Dall'altra parte c'è Victor. Quanti romanzi abbiamo letto in cui killer, o stronzi e basta, incontrano la protagonista e si redimono. Primo tra tutti Mr. Christian Grey che tratta il 99,9% della popolazione femminile come panni per pulire le finestre, poi arriva Ana e si dice "oh l'amour, l'amour, ti amo, sposiamoci e procreiamo tanti piccoli dominatori sessuali". Victor è coerente, è un killer. Uccide. Lo fa perchè non conosce altro, perchè non può fare altro. Ma è anche umano. Fa di tutto per proteggere suo fratello. Lui aiuta Sarai per darle la libertà non di certo per darle il suo amore. Se mi conoscete anche solo un pochetto sapete quanto io ami i libri nei quali la romance viene fuori intorno alla fine del libro, un po' accennata e basta. Sapete quanto sono deviata. E questo è uno di quei libri. 
Niente baci teneri. Notti insonni. Tante pistole. Abbastanza omicidi per rendere una possibile trasposizione cinematografia NC-17. Un doppio POV che apprezzo sempre, perché rende il lavoro più arduo per l'autore, descrivere la stessa storia da due punti di vista quasi opposti. 

Ho adorato questo libro e sarei pazza a dirvi di non comprarlo. Lo amo. Amatelo. 


PACE&AMORE.

(p.s. non fate caso alla grafica, ho buttato qualcosa a caso, sorry).