sabato 19 gennaio 2013

Thoughtless ;REVIEW.


ho letto Thoughtless a luglio. mmh, luglio. 

Okay, ce la posso fare.
No, non è vero non ce la posso fare. Sono troppo incasinata. Tra un secondo vi parlo di Petrarca. O non saprei. 

Proviamoci va'. 

Quando ho letto Thoughtless me ne sono innamorata, mi era sembrata la versione fatta davvero bene di Beautiful Disaster e di quel filone lì. Lei carina, dolciosa, lui bad boy, ma mica tanto bad. 

Lo so, parlarne a Gennaio fa brutto, ma questa è una lettura estiva da "l'amore è bello, io sono bella, uh che caldo" non da "cibo, piumone, libro di letteratura". 
Ma ve ne parlo comunque, non sia mai vi troviate ad andare alle Hawaii a brevi, portate Thoughtless. 
Thoughtless significa "senza pensieri", e così bisogna leggerlo, senza pensieri, senza aspettative e senza la neve che congela i calzettoni preferibilmente. 

Kiera è pronta per affrontare l'università in una nuova città, è difficile lasciare amici e famiglia ma per Danny, il fidanzato dall'accento (e passaporto) australiano farebbe di tutto. Lui ha il lavoro perfetto, il fisico perfetto, ed è perfetto in tutto quello che fa. Kiera è follemente innamorata e per lei non esiste altro uomo al mondo e blah blah blah. Ovviamente i due si trasferiscono in una nuova città ed invece di cercarsi un appartamento perchè farebbe brutto, si trasferiscono da un amico di vecchia data di Danny, Kellan. Kellan, sappiatelo, è il cantante di un gruppo emergente, figo, fighissimo, ma cosa dico? extrafigo. Intelligente, blah blah blah. Non avete bisogno mica di tutta la lista degli aggettivi? tanto son sempre gli stessi per tutti i bad-but-not-so-bad-boys. E quando Danny si trova costretto a lavorare fuori città (cosa piuttosto ovvia dato che si è appena trasferito in questa per lavorare no?) Kellan e Kiera gliela fanno alle spalle alla grande. 
Sarà che sono nervosa stasera, all'epoca Thoughtless mi era piaciuto parecchio, soprattutto grazie a Kellan ed al suo essere il personaggio perfetto, per il numero di scene particolari e dolciose ma in realtà non è questa gran cosa Thoughtless, è semplicemente il "manuale dell'uomo che non troverete mai neanche con  i punti della Conad". E Kiera è insopportabile, il classico personaggio che mentre leggi inizi ad immaginare i ventimila modi per ucciderla in maniera dolorosa per farla stare zitta.
Ma Kellan è Kellan, quindi fossi in voi gli darei una chance, anche solo una, dai anche mezza ma dategliela. 

PACE&AMORE&STANCHEZZA. 




sabato 5 gennaio 2013

Do the right thing, read "winter passage" (an iron fey novella).


Sono innamorata delle cosiddette "Novelle", mi danno qualcosa da fare tra l'uscita di un libro e l'altro, mi aiutano a capire certi personaggi e di solito si svolgono attorno a eventi abbastanza inutili ma divertenti che molti editor tagliano dai libri principali per non far andare in giro noi lettori con la bibbia sottobraccio invece di un libretto young adult, anche se non riesco a capire perchè il buon 95% dei giovani (e anche non più tanto giovani) si spaventi davanti ad un libro grosso. Io quando ne vedo uno in libreria mi emoziono come un bambino alla Fabbrica di Cioccolato, Lindsey Lohan al negozio di liquori e il tipo di DMAX davanti ad hot dog di mezzo metro. (okay, il libro deve essere grosso ma con i contenuti, 50sog anche se fosse stato di 5000 avrebbe fatto rivoltare Dickens e la Austen nelle tombe comunque). 

Torniamo a Winter Passage, l'ho presa con The Iron King (recensione sotto, ecco bravo scorri la pagine, essì proprio quella! *applauso*) e l'ho cominciata subito. Apparte essere innamorata della cover (che voglio cartacea!) fa tutto quello che promette di fare "un passaggio" fra TIK e TID (the Iron Daughter, recensione presto, prestissimo). Un paio di mostri da cacciare, la bella Meghan che sente la mancanza di Puck, Ash che fa il figo e cose così. Niente di straordinario ma vi occuperà una mezz'oretta buona swooneggiando (ebbene si, la Crusca dovrebbe assumermi .-.) su Ash. 

Che poi lasciatemi aggiungere che la "cave scene" è asfghjk, certo non a livello di un'altra "cave scene" e se non sapete di cosa stia parlare, sciò. Via dal mio blog.....


no, vabbè ve lo dico perchè sono buona. Anzi ve lo faccio vedere che magari se avete snobbato il libro e avete visto il film magari ci capite qualcosa (e mi riferisco anche a mia sorella che ha scoperto il link del DIAVS ed ora mi stalkerizza). 


    



Dopo questa cosa inutile mattutina, buonatte. No, buongiorno e buon pranzo. E lunedì ricomincia la scuola e sono in preda a crisi di panico da Snooki senza alcol e devoscrivereuntemainspagnoloayudo.


PACE&AMORE. 

mercoledì 2 gennaio 2013

The Iron King;REVIEW ✩✩✩

(ebbene sì, ho cambiato di nuovo la grafica ma vi assicuro che questa è definitiva sì sì).


The Iron King di Julie Kagawa mi incuriosiva da un sacco di tempo, dicevano tutti fosse il miglior libro ambientato nel mondo delle fate, esaltavano lo stile della Kagawa (che in The Immortal Rules mi aveva convinta ma non troppo) e così mi sono decisa e l'ho acquistato. 

Posso dirmi felice dell'acquisto, felice come si suol dire ma non troppo. Perchè la trama è davvero affascinante, i personaggi maschili sono divertenti e carini allo stesso tempo, i personaggi secondari sono uno spasso (GRIIIM *-*) ma la protagonista Meghan mi ha fatto davvero venire il latte alle ginocchia più di una volta. 
Andiamo in ordine però. 

Megan Chase ha sedici anni e vive in un paesino sperduto in Louisiana con la madre, il patrigno ed il piccolo fratellastro. La sua vita non è tanto terribile, un po' sfigata forse ma con un fratellino così adorabile, un cagnolone che ti rallegra le giornate ed un migliore amico (Robbie) che fa gli scherzi migliori della città non c'è tanto di cui lamentarsi. Fino al sedicesimo compleanno. La giornata è un disastro. Il ragazzo di cui è innamorata le spezza il cuore davanti a tutti e suo fratello sembra essersi trasformato in mostro. Robbie però può aggiustare tutto, peccato che facendolo davanti a lei le rovinerà l'illusione  di essere una normale umana. Perchè puff! in due secondi si scopre che il caro Robbie è nientepopodimeno che Robin Goodfellow meglio conosciuto come il Puck, sisi proprio lui quello che aveva combinato qualche casotto in Sogno di una Notte di Mezza Estate. E Meghan è la figlia di uno dei re del mondo delle Fate. Il Re della corte d'Estate. Bello no?. Peccato che il mostro che è suo fratello in realtà è mostriciattolo della corte d'Inverno e per ritrovare il suo vero fratello Meghan dovrà partire per un lungo viaggio. Ma Meg avrà con lei Grim, un gatto parlante, il suo caro Puck e si aggiungerà anche un misterioso principe proibito che le farà battere il cuore, Ash. 
Vi avviso, per leggere The Iron King bisogna sopportare i primi capitoli in cui tutto si assesta e onestamente penserete di star leggendo un libro per bambini. Ma vi assicuro che pian piano la storia prende forma e l'avventura di Meghan vi coinvolgerà abbastanza da farvi dimenticare delle disequazioni di secondo grado per qualche oretta. Quello che forse mi è piaciuto di meno è forse il numero eccessivo di eventi in un solo libro, Meghan è rapita intorno alle 883 volte e ricordarle tutte e leggere di tutti gli innumerevoli inseguimenti nel bosco non è la cosa più piacevole ma è superabile. 
Per i personaggi mi riesprimo come prima, Puck ed Ash sono adorabili, Puck è simpatico ed ironico e tutto quello che si può aspettare da lui mentre Ash è totalmente un book boyfriend degno (degnissimo!) di questo titolo. Grim è uno dei miei personaggi preferiti (se la gioca con Ash direi), ed è sempre quello che salva la situazione direi u.u. Il vero problema è Meghan, è assolutamente sciatta e inattiva, non mi fa simpatia nè antipatia, non riesce ad uscire veramente come protagonista della serie. L'unica cosa che posso dire di lei è che subirà un miglioramento nel secondo libro quindi non mi farei abbattere da questa pecca che porta al primo volume. Solo che mi piacciono le ragazzone forti e simpatiche e lei non è nè l'uno nè l'altro. 

PACE&AMORE.