(leggete la frase in grassetto prima di leggere la "recensione", così evitate di rimanere delusi, vi amo)
insomma, non mi guardate così.
è vero. deity è stato pubblicato nel novembre 2012 ed io l'ho letto a febbraio 2013 e sto scrivendo la recensione in luglio 2013. e non uso la maiuscola dopo il punto, ma mi annoia troppo, soffro d'afa.
il problema dei libri della armentrout è che quando li finisci avresti mille e mila cosa da dire, criticare, venerare e compagnia bella, ma se devi scrivere una recensione dopo un paio di mesi ti viene da scrivere "e voi siete ancora qui a leggere la mia recensione, leggete Deity suvvia, buona donna".
Innanzitutto, mi sembra doveroso dirvi che Deity è il terzo libro della Covenant Saga della Armentrout che sta diventando popolare in Italia grazia alla (tarda) pubblicazione di Obsidian, su tutto ciò un giorno scriverò un post perchè ho seri dubbi sulla traduzione di quest'ultimo dato che finchè lo leggevamo tutti in inglese i commenti meno positivi che potevamo leggere erano.............scusate sto cercando commenti negativi su Obsdian ma non me ne vengono, perchè ho amato troppo quel libro. Ora dopo la pubblicazione in italia sempre più blog lo definiscono un "simil twilight con gli alieni", la cosa mi preoccupa alquanto.
Tralasciamo il mio divagare nel mare delle pubblicazioni italiane (un mare alquanto oscuro) e torniamo alla Covenant Saga che vedrà la luce della traduzione italiana nel duemilaecredici.
Dopo Half-Blood che mi aveva lasciata soddisfatta ed innamorata mi ero detta "questa saga ha potenzialità, può davvero diventare qualcosa di originale e bello", arriva il secondo libro Pure che mi conquista totalmente, ho amato Pure e continuo a dire che sia il migliore dei tre che ho letto (si, perchè c'è anche Apollyon pubblicato ad Aprile che non penso di acquistare molto presto).
Ho una rapporto strano con Deity, mi è piaciuto certo, come qualsiasi cosa che esce dalla mani della Santa Jennifer, ma qualcosa non mi ha convinto del tutto. Sono rimasta con l'amaro in bocca come si suol dire.
La trama è sempre la stessa insomma "Alexandria cerca di capire qualcosa della sua vita e intanto cade in una serie di sfortunati incontri ed avvenimenti". Aiden è sempre l'agapi mou di cui ci siamo innamorate in Half-Blood e non è peggiorato nemmeno un po', il problema anzi per me sta nel fatto che è sempre lo stesso personaggio statico che ripete le stesse affermazioni e non cambia mai idea, solido e noioso per certi aspetti.
Okay lo ammetto, io ho un debole per Seth e il fatto che sia stato così maltrattato mi ha un po' deluso, perchè per fini di trama la Armentrout ci ha detto "non c'è il grigio, ci sono i bravi e ci sono i cattivi, Seth, cattivo, ciao". Sono molto curiosa di sapere cosa succederà in Apollyon ma mi riservo la sua lettura per tempi meno nervosi della mia vita.
Lo so, non è neanche una vera recensione questa, sono una serie di frasi sconnesse su un libro decisamente bello ma che mi irrita e quindi ciao, eccovi che blogger professionista che sono.
PACE&AMORE.
Nooooooo Deity!! Io l'ho trovato più bello di Pure per il semplice motivo che ho avuto quel che voglio *categorica e infantile*. Devo dire però che il finale mi aveva lasciata secca e in Apollyon credo la Armentrout potesse fare di meglio. L'inizio è FANTASTICO ma poi diventa un po' moscio fino al finale. Te lo consiglio, però. Voglio sapere cosa ne pensi!!
RispondiEliminaSe lo dici tu allora leggerò Apollyon, do spazio a qualche altra cosa prima. Anche se sono ancora arrabbiata con la Armentrout per Deity, e per Opal. #feelings
EliminaMa Deity era bellisshimo. A me è piaciuto addirittura più dei precedenti! U.U Comunque shì, leggilo Apollyon :3
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