Ciao a tutti!
Qualcuno ricorda il Rory Gilmore Reading Challenge di cui vi ho parlato qualche mese fa? Ebbene oggi ho deciso di iniziare una rubrica in cui vi parlerò un po' dei libri che ho letto. La maggior parte sono classici super conosciuti quindi non posso recensirli (come si può recensire Shakespeare??) ma posso sicuramente dirvi il mio modesto parere su queste letture.
Al momento ho letto 11 dei 339 libri, un po' pochini, no? Ma è pur sempre un inizio.
Per la lista completa e per il banner della challenge basta cliccare qui.
N. 1 1984 di George Orwell, ve ne ho già parlato nella classifica dei miei classici preferiti, ma potrei parlarne ancora e ancora e ancora. Orwell per me è quel genio assoluto che con ogni parola ha anticipato una corrente letteraria e di pensiero che esploderà alla grande soltanto cinquanta anni dopo. Se questo non è un genio, non so cosa sia per voi. Un libro che contemporaneamente uccide i nazionalismi ed esalta la patria, ammira il pensiero libero e lo denigra come l'ultima delle schiavitù umane. E pensare che a nominare il Grande Fratello una gran parte della popolazione moderna pensa subito al reality show, che vergogna. Voto:
“I enjoy talking to you. Your mind appeals to me. It resembles my own mind except that you happen to be insane.”
N.2 Alice Nel Paese Delle Meraviglie di Lewis Carroll, cosa dire? Tutti lo conoscono ma troppi non si sono mai soffermati a leggere le 100 pagine che compongono una storia enigmatica, divertente e filosofeggiante. Un classico senza tempo e senza età. Voto:
“I can't go back to yesterday because I was a different person then.”
N.3 Candido di Voltaire. Non me ne vogliate, davvero, ma io ho disprezzato questo libro. Ho apprezzato il finale, l'apologia al lavoro, l'orto, l'amore, ma tutto il mezzo? Una storia pretenziosa che non sono riuscita a farmi andare giù neanche un po'. E a voi è piaciuto? Voto:
“Tout est pour le mieux dans le meilleur des mondes possibles.”
N. 4 Il Grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald, è inutile parlarne se mi conoscete. Questo è il mio libro preferito in assoluto. Sarò banale? Molto "white girl"? Probabile. Ma The Great Gatsby mi ha conquistato alla prima lettura, e poi mi ha ri-conquistato alla seconda, e così via. Quanti libri sono in grado di farlo? Secondo me pochissimi, quindi meglio tenerseli stretti quelli che troviamo.
“I was within and without. Simultaneously enchanted and repelled by the inexhaustible variety of life.”
N.5 Amleto di Shakespeare, ho letto a spezzoni la maggior parte delle opere di Shakespeare, ma in versione integrale soltanto 4, e questa è sicuramente quella che mi è rimasta più impressa. Ho adorato Amleto, il suo personaggio emblematico, la sua Ofelia, e soprattutto Gertrude. Ho un debole per la storia della madre di Amleto. Io seguo coloro che propongono un finale in cui la madre si sacrifica (benché inutilmente) per il figlio consciamente. E voi?.
“There are more things in Heaven and Earth, Horatio, than are dreamt of in your philosophy.”
N. 6 Harry Potter e la Pietra Filosofale. Again: c'è bisogno di parlarne? E' il libro che ha istruito e creato una vera generazione di book-worm tra cui me. Non si può essere di oggettivo con mama J.K. Rowling. Non si può. Sorry.
“Harry - you're a great wizard, you know." "I'm not as good as you," said Harry, very embarrassed, as she let go of him."Me!" said Hermione. "Books! And cleverness! There are more important things - friendship and bravery and - oh Harry - be careful!”
N. 7 Harry Potter ed il Calice di Fuoco. Non so perché nella lista della challenge (non fatta da me ma trovata sul web) siano presenti soltanto due libri della serie di HP, ma ammetto di essere felice che tra i due sia presente il quarto volume della saga. Perché è proprio uno dei miei preferiti. L'ambientazione, l'età dei protagonisti, l'azione, e la lunghezza del libro sono tutti perfetti. Magnifici.
"Differences of habit and language are nothing at all if our aims are identical and our hearts are open.”
N. 8 Il signore Delle Mosche di William Golding. Siamo in una situazione molto simile a quella di Cnadido, perché a me il Signore delle Mosche proprio non è piaciuto. L'idea dell'isola deserta e dei bambini che combattono per la sopravvivenza darà vita ad un gran capolavoro che è secondo me Battle Royale, ma per il resto non riesco a trovare pregi per un libro del genere. Il messaggio di fondo è comunicare il male che si trova alla base dello spirito umano e tutto ciò che siamo in grado di fare pur di sopravvivere. Ma non penso ci volesse Golding a spiegarci ciò. Insomma, abbastanza ovvio, credo. C'era già arrivato Darwing, no?.
“Maybe there is a beast… maybe it's only us.”
N. 9 Macbeth di Shakespeare. Ho amato questa tragedia ma avrei preferito un po' meno sangue e un po' più di introspezione su Macbeth, ma insomma è pur sempre stata creata per la rappresentazione a teatro e quindi il sangue vale mille volte l'introspezione. Fatto sta che già dal 1600 era riconosciuto che se una donna vuole un lavoro ben fatto deve farselo da sola. Solo Lady Macbeth può riuscirci.
“Macbeth:If we should fail?
Lady Macbeth:We fail?But screw your courage to the sticking place,And we'll not fail.”
Dulcis in fundo.
Due degli scritti più geniali di sempre.
N. 10 Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen. Ne ho parlato. E ne ho parlato. Ancora. Ancora. E ancora. Sono una femminuccia innamorata di Darcy e dello splendore di Lizzy, e della dolcezza di Jane e del fantastico Bingley. Cosa ci posso fare se anche io sono romantica ogni tanto?
“I declare after all there is no enjoyment like reading! How much sooner one tires of any thing than of a book! -- When I have a house of my own, I shall be miserable if I have not an excellent library.”
N. 11 Una Stanza Tutta Per Sé di Virginia Woolf. 128 pagine di verità pura. 128 pagine che vi faranno ringraziare di essere donna ma anche di essere nate in un periodo in cui vi è concessa una stanza tutta per voi per poter coltivare il vostro sogno. C'è ancora una lunga strada da fare per avere equità ma sicuramente oggi potremmo apprezzare quell'inesistente sorella di Shakespeare che invece di spazzare voleva tanto diventare drammaturga.
“The history of men's opposition to women's emancipation is more interesting perhaps than the story of that emancipation itself.”