lunedì 23 dicembre 2013

The Summer I Found You #UnMeseDaIndie

Un mesetto fa vi avevo avvertiti di questa mia iniziativa di leggere quanti più libri possibili che rientrassero nella categoria "indie", ovvero pubblicati da autori indipendenti o comunque poco conosciuti. 

(A proposito, raccontatemi come vi stanno andando le cose figliuoli, la Jen è qui pronta per ascoltarvi v.v)






Titolo: The Summer I Found You

Autrice: Jolene Perry 

Data Pubblicazione (Futura): 1 Marzo 2014. 

Difficoltà lingua: 6/10

Prezzo: ancora sconosciuto. 

Cover: adorabile, perfetta, magnifica, cambierei soltanto il font con il nome dell'autrice. 

 Voto: 



Reazione post lettura: 


Trama+Pensieri Della Vostra Blogger Preferita. 

La vita di Kate è stata stravolta un anno prima quando dopo l'ennesimo svenimento a scuola scopre di avere il diabete, da lì in poi la sua quotidianità sono diventate borse enormi contenenti una piccola farmacia ambulante per trattare la sua malattia. 
Kate è viziata, spocchiosa e ingrata tutto nascosto sotto le vesti di una brava ragazza del Sud che dice di voler soltanto aiutare gli altri, mentre in realtà non fa che mandare a quel paese mentalmente tutti continuamente. 
Non le piace essere compatita ma allo stesso tempo quando la sorella incinta decide di passare un po' di tempo a casa non capisce come tutti possano interessarsi solo a lei, una contraddizione vivente insomma. 
Aiden ha avuto un'infanzia dura ma con l'esercito aveva finalmente messo la sua vita in ordine, peccato che una mina si è portata via il collega che stimava di più e il suo braccio destro. Ora è il ragazzo di vent'anni senza un braccio, già veterano che non sa cosa vuole dalla vita. Aiden è un bravo ragazzo ma non sa da dove cominciare per rimettere la sua vita apposto, se dalla moglie del suo defunto amico che l'aspetta per una caffè, o dall'iscrizione al college, o forse dal rapporto con la madre che intanto si è creata una nuova famiglia. 
Le vite di Aiden e Kate si intrecciano durante un'estate che cambierà le loro esistenze grazie alla cugina di lui che è nientepopodimeno che la migliore amica di lei. 
E cominciano così 300 pagine scarse di attrazioni lampo, malintesi, storie strappalacrime e una protagonista da fucilare. 

Ammetto di aver odiato Kate, insomma paragona continuamente il suo diabete al braccio mancante di Aiden, e continuo a vedere questa cosa come ridicola se non idiota. 
I suoi dialoghi interni sono veramente inutili, ma Aiden e tutte le pagine raccontate dal suo POV sono veramente interessanti e si vede come l'autrice si sia documentata sulla vita dei veterani e abbia preso il personaggio a pieno. Diciamo che il libro è azzeccato al 50%, che è già qualcosa almeno. 

Lo stile è molto leggero per quanto la storia tratti delle tematiche non per forza leggere, e i piccoli dettagli sono molto ben curati. 
La lettura va giù che è una meraviglia e vi troverete subito all'ultima pagina. 

Classica lettura estiva, se volete abbastanza degna di un posto in wish list!. 

PACE&AMORE. 



domenica 1 dicembre 2013

Tag: My Life In A Book.


Questo post si dovrebbe intitolare "ho freddo, ho sonno ed ho fame" ma vabbè. 
Ho scoperto questo tag carinissimo sul blog Il Rifugio di Book  (che è davvero un bel blog, fateci un salto) e dato che come ben sapete sono una fan delle cose inutili che mi fanno distrarre dalle cose che ho da fare, eccomi qui. 

1. Trova un libro per ciascuna delle tue iniziali
*maledisce sua madre per averle dato un nome con 8 lettere*. 
*vi svela il suo nome di battesimo che non è Jen*.
*siete sotto shock, lo so*. 

G come (the) Girl With The Dragon Tattoo di Stieg Larsson 
(per capirci: Uomini che odiano le donne)
I come Invisible Monsters di Chuck Palahniuk
O come Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen
V come Vampire Academy di Richelle Mead
A come Angelfall di Susan Ee. 
N come Novecento di Alessandro Baricco
N come Noi, Ragazzi dello zoo di Berlino di Christiane F.
A come (the) Alchemist di Paulo Coelho. 


2. Conta la tua età lungo la libreria. Che libro è? 


Numero 17: Numbers di Rachel Ward. Davvero un bel libro, letto un po' di tempo fa in era pre-DIAVS quindi non credo di aver scritto una recensione ma è un bel paranormal ya: lei è Jem una ragazza che vede negli occhi delle persone la data della loro morte, le cose si fanno interessanti quando incontra Spider, un outsider come lei che ha negli occhi una dato troppo vicina. 




3. Scegli un libro ambientato nella tua città/stato/paese.

Il Giorno Prima della Felicità- Erri de Luca. 
E' entrato in libreria proprio ieri. <3
"Don Gaetano è tuttofare in un caseggiato della Napoli degli anni '50, da lui impara
l'organo "Smilzo" ed insieme interpretano i pensieri e le emozioni del popolo più sentimentale del mondo". 

-n.b. abiterò pure in un'altra città, ma la "mia" città sarà sempre lei. 




5. Scegli un libro che rappresenti il tuo colore preferito.

Amy & Roger's Epic Detour - Morgan Matson. 
Non uno dei miei libri preferiti, ma rappresenta a pieno tutto quello che amo nella vita: i libri, i viaggi in macchina, le città che non sono considerate turistiche ma sono tutte da scoprire, la musica, i motel e leggere. Il colore? giallo, ovviamente. 
Sono fissata: pareti, telefono, evidenziatori, matite, pennarelli: tutto giallo. 




                                                              6. Di quale libro hai il ricordo più caro?                                                                                  
                            
thirteen reasons why - Jay Asher. 
Non potete neanche immaginare quanto io ami questo libro, è qualcosa di viscerale, come un amico lontano che ogni tanto mi fa davvero piacere rincontrare. Amore Puro. 
"Clay torna a casa e trova una strana scatola con il suo nome, dentro vi ci trova 13 cassette registrate da Hannah, una sua compagna di classe (di cui era innamorato) che si è suicidata due settimane prima. In ogni cassetta è raccontato un motivo -ed una persona- che l'hanno spinta al suicidio" 


7. Quale libro hai trovato più difficile da leggere? 

    The Taker -Alma Katsu.  IL. LIBRO. PIU'. BRUTTO. DELLA. STORIA. 
    Se avete il coraggio leggete la mia recensione dello scorso anno: Cliccami! (era una delle mie primissime recensioni quindi non sono stata cattiva abbastanza, però). 







8. Quale libro della tua TBR ti darà maggior senso di realizzazione, una volta finito?

                                                    Ripongo grandi speranze in 4 libri al momento.
 
World After.
 
The Raven Boys. 
World After, continuo di Angelfall. 
 
The Raven Boys, primo di una serie super acclamata. 

Il famosissimo Norwegian Wood, di Murakami. 

E Gameboard of Gods, della mia dea Richelle Mead.







PACE&AMORE.


ah, oggi è primo di dicembre, dunque vi lascio così:

venerdì 29 novembre 2013

INIZIATIVA: "Un Mese Da Indie".

Tra quattro settimane il trimestre scolastico sarà terminato e finalmente il mio ritmo di studio si azzererà totalmente per poi riprendere con calma a Gennaio, o almeno spero.
Fatto sta che al momento ho 4 verifiche per settimana per ogni settimana fino al 21 di Dicembre. Essendo io un tipo ansioso ma allo stesso tempo trasgressivo (leggi= mi piace studiare all'ultimo minuto perché sono pigra) in questo periodo non so dove sbattere la testa. 
Vi starete chiedendo: "ma a noi cosa cosa c'entriamo?" ed in effetti non c'entrate proprio niente, ma volevo rendervi parte della mia frenetica vita da liceale disperata. 
L'iniziativa "Un Mese da Indie" non è una vera iniziativa, ma dovevo pur dare un nome a questo post e mi sono detta "Jen, è la tua occasione per fare la figa, fighissima".
Di cosa si tratta, allora? E' molto semplice, io adoro leggere, è un anti-stress, un divertimento, una passione, una necessità, ma quando sono così tanto impegnata non riesco a godermi a pieno nessun libro e dunque mi trovo davanti ad un impasse epico, ma quest'anno ho trovato uno stratagemma.
 Innanzitutto ho deciso di rimandare tutte le letture tanto aspettate (World After, Allegiant, tutto Bloodlines, e chi più ne ha più ne metta) ed una lettura in corso (Il Trono di Spade) in stand-by, i primi spero mi ripaghino l'attesa presentandosi sotto il mio albero di Natale in versione cartacea (i post-it disseminati per casa con titolo, autore e prezzo non sono mica casuali) mentre l'ultimo è troppo TROPPO per essere stretto tra cinque ore di francese e dieci di matematica (scientifico con indirizzo triplo linguistico: ti odio).
 In secondo luogo ho deciso all'inizio di quest'autunno di iscrivermi finalmente sul sito Netgalley.com, che è paragonabile alla manna dal cielo per ogni blogger.
 Mi ci sono iscritta un po' per gioco, pensando che mai una casa editrice mi affidasse un libro da leggere ed invece un paio di queste mi hanno addirittura inserita tra le liste automatiche (in pratica quando richiedo un loro libro vengo accettata automaticamente), essendo il mio blog non molto seguito la maggior parte dei libri ricevuti fino ad ora sono degli indie, ovvero libri di autori indipendenti o pubblicati da case editrici minori, questo non mette però in dubbio la loro validità, anzi, io da fan della musica indie vi posso giurare che alcuni dei libri/canzoni più belle sono quelli che si distaccano un po' dalla massa andando per conto loro.
 Premesso questo, posso ammettere senza problemi che i sopracitati libri sono in genere più brevi e spesso più leggeri di un mega-volume di George R.R. Martin, e che riesco anche a leggere a mezza notte stremata e vogliosa solo di dormire.
 Ho iniziato a leggere alcuni dei libri che mi sono stati mandati (per ora ne ho letti 3, ma ne ho ricevuti 32) e fra questi ne ho trovato uno davvero molto carino che consiglio a tutti, uno che non mi ha fatto impazzire, ed uno veramente orrido, ma non voglio anticiparvi niente, scriverò una serie di recensioni multiple molto presto. 

PACE&AMORE. 

domenica 17 novembre 2013

My Soul To Save (Soul Screamers #2)

Eccomi tornata con la recensione del secondo libro della serie Soul Screamers (trovate la recensione del primo nel post precedente) :)


Titolo: My Soul To Save (Soul Screamer #2) 

Autrice: Rachel Vincent 

Data Pubblicazione: 28 Dicembre 2009. 

Prezzo: 4,86EUR kindle, 8,13EUR cartaceo. 

Voto:


Reazione Post-Lettura:



ATTENZIONE SPOILER PER CHI NON AVESSE LETTO "MY SOUL TO TAKE". 

Trama. 

Kaylee Cavanaugh è una bean sidhe ovvero ha il potere di trattenere con le sue urla (che se ascoltate da un umano risultano orripilanti mentre se ascoltate da un suo simile sono il suono più dolce del mondo) le anime delle persone che muoiono in sua presenza. 
E' un dono da considerare abbastanza fastidioso se dovunque vada c'è qualcuno che irrimediabilmente muore, no?. E così anche il secondo libro ci delizia di una serie di decessi nella cittadina del Texas che ci lasciano a bocca aperta.
Questa volta tocca ad una pop star: giovane, bella e super talentuosa Eden muore dietro le quinte di un suo concerto.
Kaylee urla e tra un urlo ed uno svenimento, riesce a scoprire qualcosa che le cambierà totalmente il modo di vedere il mondo: il mondo delle giovanissime e ricchissime star è infestato da demoni dell'avarizia che donano fama e successo eterni in cambio dell'anima delle ragazzine, operazione permessa da agenti senza scrupoli. Se un po' mi somigliate starete pensando "beh, questa la vedo proprio come una metafora del nostro star-system, basti pensare alle tipe nude sulle palle da demolizione!" e tornando al libro avete pensato "ma Kaylee cosa c'entra?", vi rispondo subito: c'entra, c'entra. Infatti, in questo circolo vizioso è coinvolta anche la povera Addison, star nascente che ha già donato la sua anima al demone ed ex fidanzata del nostro caro Tod. La protagonista si mette in opera allora per salvare l'anima di questa giovane ma piuttosto ingenua ragazza, e per aiutare quanto può Tod che è ancora innamorato pazzo della pop star. La questione è: ci riuscirà? o ancora una volta Kaylee dovrà vedere soffrire qualcuno a cui tiene?.
 Leggete e lo saprete. E vi consiglio di leggerlo, davvero. 

I pensieri della Jen. 

My Soul To Take mi era piaciuto ma non eccessivamente e soprattutto non mi aveva fatto innamorare dei suoi personaggi fattore che io trovo fondamentale nel rendere awesome un libro nella sua completezza. Ma ho voluto dare alla serie della Vincent una seconda chance e allora ho comprato MSTS (il tempo è denaro e abbreviare mi fa sentire importante), e ammetto di non essermene pentita. La lettura è molto facile e scorrevole. Le parti d'azione sono le migliori, c'è sempre qualche fattore sorpresa che rovina la festa a tutti, un personaggio che non capisce mai cosa sta succedendo, una cura nel descrivere anche i particolari minori che ti fa immergere nella storia rendendoti uno spettatore attivo.
Anche il personaggio di Kaylee ha subito una trasformazione, non radicale, ma comunque una trasformazione; è più decisa, sicura delle sue decisioni e capacità. Inoltre è uno dei pochi personaggi femminili non "forti" (Rose di Vampire Academy, Katniss di Hunger Games, Hermione di Harry Potter, etc) che mi piace davvero, la sua ingenuità è sinonimo di bontà, lei vuole davvero aiutare gli altri anche se questo la porterà in un milione di situazioni pericolose, mi piace tantissimo questo suo aspetto da eroina generosa, che non frigna 24 ore al giorno sui suoi stessi 4 problemi riproponendoceli fino alla nausea.
 Il problema principale secondo me è la romance tra Kay e Nash, per me è illeggibile, le scene in cui sono da soli sembrano non finire mai, le parole usate per descriverle sono sempre le stesse, il risultato sono sempre loro due che si aggrovigliano come liane in ogni angolo della casa di lei. E poi lui è noioso, ripetitivo, antipatico, non riesce a fare il buono ma neanche il cattivo, è tipo un pezzo di pane stantio che nonostante mastichiamo mastichiamo non riusciamo a mandar giù. Altra storia è il fratello alias personaggio secondario Tod, che ha tutte le potenzialità per essere il protagonista assoluto: simpatia, storia drammatica, carattere particolare, aspetto fisico niente male, segreti ed un lavoro fighissimo.

Nel complesso nel libro troviamo un notevole miglioramento generale rispetto al primo volume, la Vincent ha mantenuto però la sua formula vincente: il realismo, per quanto la storia si ambienti per metà in un mondo parallelo fatto di demoni e aiutanti della morte, le situazioni si risolvono sempre con un realismo dolce-amaro che rispecchia le vite di tutti noi. 

Perle da My Soul To Save: 
“So could we please not mob the three-thousand-plus-year-old reaper like tweens at a boy-band concert?” 
             “It's not like I'm actually wishing for more dead cheerleaders. I'm just saying, ifsomeone has to go..."   Tod snorted. "I like her." 

“My hands wrapped around his waist, traveling up the broad expanse of his back, mooth and hard, and...
"Give it a rest, already," Tod snapped from somewhere behind his brother. "It already smells like sex in here, and you're both still dressed. You have no idea how messed up that is.” 

 PACE&AMORE


sabato 2 novembre 2013

My Soul To Take; REVIEW.

Non mi guardate così. Io ho una vita molto impegnativa. C'è lo studio. Lo studio. Cercare di capire perché mi sono ritrovata ad uno scientifico. Ah e lo studio. Aggiungete che ho sempre freddo e sonno. E sono sempre malata. Quindi non avete nessun diritto nel guardarmi così.

Non è vero, avete tutti i diritti, ma io vi amo e lo sapete. 

Vabbé un mese d'assenza non sarà mai gran cosa, no?. 
Comunque, oggi voglio parlarvi della saga Soul Screamers di Rachel Vincent che si è conclusa quest'anno con il settimo volume. Questa saga quasi interminabile ha riscosso un discreto successo oltreoceano, in Italia per quante ricerche abbia fatto sul caro vecchio Googlone non se ne parla minimamente, ma ammetto senza vergogna che per una volta gli editori Italiani non hanno peccato tanto non traducendo questa serie. 
Perchè dico questo? Perchè ho letto il primo volume più di un anno fa ed escludendo un paio di note davvero azzeccate (Tod, protagonista secondario che mi ha conquistato alla prima battuta) per il resto mi è sembrato il solito romanzetto fantasy paranormale young adult e chi più ne ha più ne metta. Però all'uscita dell'ultimo volume ho assistito ad un paio di scambi fangirlanti di ragazze che seguo su goodreads nei quali ho letto frasi come "dal primo all'ultimo libro questa serie è migliorata tantissimo" e soprattutto "finalmente Tod ha quello che si merita" e short long story ho finito per comprare il secondo volume animata da un brivido da esperta bookworm. Cosa ne ho pensato? Il miglioramento è netto, non siamo ancora di fronte ad una serie sensazionale che vorrei comprare in cartaceo ed esporre sulla mia libreria, ma chissà, diamo tempo al tempo. 

.

Titolo: My Soul To Take (Soul Screamers #1)

Autrice: Rachel Vincent  (se cliccate sul suo bel nome vi ritroverete sulla pagina delle FAQ del suo sito, magari troverete la risposta a qualche domanda sul suo conto, chissà)

Pubblicazione Originale: 1 Agosto 2009, io l'ho letto a Luglio del 2012. 

Voto: 

Reazione Post-Lettura: 



Trama. 

La nostra protagonista si presenta sotto l'adorabile nome di Kaylee, ha 16 anni e una vita da Cenerentola. Sua madre è morta quand'era poco più che una bambina e suo padre non è riuscito a sostenere il fardello di una persona a carico e l'ha lasciata a suo fratello, un uomo davvero gentile, peccato per la moglie malefica, fissata con i cibi biologici ed il fitness, e la figlia quattordicenne che manco a dirlo è la cheerleader più cheer che esista in tutti gli Stati Uniti. E così la nostra povera Kay si ritrova a mangiare barrette al cioccolato (di nascosto perché bandite da casa) e ad essere esiliata a scuola per colpa della cugina che la odia senza un percome o un perquando. Ricapitoliamo: Kay, 16 anni, occhi azzurri e fisico mozzafiato, è chissà perchè isolata dal mondo (ma con una migliore amica che la ama così com'è) e si sente incompresa. E' proprio come state pensando: roba nuova per un young adult insomma. Ma non è finita qui cari amici, sapete perchè? Perchè alla miscela dovete ancora aggiungere Nash, figo da paura che non solo non se la tira neanche un pochetto ma si innamora di Kay dopo aver scambiato con la nostra cara protagonista due parole in croce. Siete sconvolti? Beh allora dovrete proprio sedervi per l'ultimo elemento della trama di questo libro (e se non siete ancora seduti mi chiedo: come fate a stare al pc in piedi?mi sembra una posizione scomodissima): Kay (e Nash) in realtà è una bean sidhe. Ora che abbiamo tutti  i nostri elementi (adolescente bella ma incompresa+ migliore amica+figo-ma-amigo+genitori assenti/morti+elemento magico) shakerate tutto energicamente (ma non troppa dato che il libro procede piuttosto lentamente) ed eccovi My Soul To Take. 

I pensieri della vostra blogger perferita.

Lo so che sono stata molto cattiva nella trama ma non conosco il grigio quando scrivo 'ste cose, o mi emoziono come una bimba a Natale o sembro il Grinch che ruba i regali alla bambina. 
My Soul To Take non è un brutto libro, anzi, c'è azione e il finale è piuttosto inaspettato, la Vincent non cerca di propinarci sempre il lieto fine, anzi come ho notato anche nel secondo libro, cerca di rendere il tutto il più realistico possibile (insomma stiamo sempre parlando di demoni, anime e bean sidhe). Se siete fan del genere vi consiglio questa saga, saranno soldi ben spesi. E poi c'è Tod! Il fratello di Nash, totalmente irriverente, simpatico e anticonformista (e con un po' di dramma alle spalle), di cos'altro abbiamo bisogno noi fangirl patentate?. 

Buona Lettura!. 

Perle da My Soul To Take. 
“The problem with getting everything you want in life is that you're not prepared for disappointment when it comes.” 
"Il problema dell'avere tutto quello che vuoi nella vita è che non sei preparato per le delusioni quando arrivano"

“The worst memories stick with us, while the nice ones always seem to slip through our fingers.” 
 "I ricordi più brutti ci rimangono impressi mentre quelli belli sembrano sempre sfuggirci dalle dita" 



PACE&AMORE.

mercoledì 18 settembre 2013

Unravel Me; REVIEW.


         “Books are easily destroyed. But words will live as long as people can                                                                        remember them.” 
guardatela. GUARDATELA.
most perfect cover ever. 

Ho comprato Unravel Me in cartaceo. E per chi mi conosce o mi segue sa cosa vuol dire: mi aspettavo tanto da questo libro. E vi giuro che ha mantenuto tutte le promesse silenziose: unravel me è perfetto. 

Titolo: Unravel Me (Shatter Me #2)

Autrice: Tahereh Mafi. 

Pubblicazione: 5 Febbraio 2013 nella versione originale, per la versione italiana la Rizzoli non ha ancora fatto sapere niente (che io sappia) ma verrà sicuramente pubblicato dato che a Marzo ha dato vita a Schegge di Me, il primo volume. 

Difficoltà lingua: 7/10, provateci, ne vale la pena. 

Recensione libro precedente qui -> Shatter Me

Voto:

 ()

Reazione post-lettura:
 

ATTENZIONE SPOILER PER CHI NON HA LETTO "SHATTER ME"

trama. 

Avevamo lasciato la nostra cara (ma anche no) Juliette in una situazione che mi ricordava molto X-Men, ovvero in un bunker sotterraneo pieno di persone con poteri proprio come lei (ovviamente lei è l'unica con la fortuna di poter uccidere con il suo tocco) più Adam che verrà indicato in questa recensione con vari nomi che variano da Il Prosciutto a Il Provolone passando per L'Ameba che non ha nessun potere se non essere immune al tocco della nostra Juliette (ma non al suo fascino, tiè). Dall'altro lato abbiamo il nostro, anzi mio fatevi tutti da parte, Warner che combatte lunghe guerre interne, che ama Juliette, che odia suo padre e che soffre ed è un personaggio talmente perfetto da far piangere anche le lumache stitiche. 
Devo smetterla di fangirlare durante le recensioni, non mi rende seria. Per niente. 
Comunque, a livello di trama generale posso solo dirvi di prendere tutto quello che vi aspettavate di trovare in Unravel Me, accartocciarlo e buttarlo, perchè non è assolutamente niente di aspettabile: è inaspettato, perfetto, pieno d'azione e di "oh mio dio, che cosa sta succedendo?", ed io amo queste situazioni. 

i pensieri della Jen. 

Shatter Me mi aveva deluso profondamente. Lo stile della Mafi con tutte le sue righette cancellate, e storie di uccellini e genitori cattivi erano perfetti ma mentre leggevo avevo l'amaro in bocca, volevo andare a cercare la cara autrice per tutto il mondo e farle riscrivere il libro da capo. 

Ma nonostante ciò avevo grandi aspettative per Unravel Me, sarà merito di Destroy Me? (la novella i n t e r a m e n t e dal POV di Warner, una chicca secondo me) Chissà, fatto sta che tutte le mie speranze sono state largamente superate. 

Juliette continua ad essere una protagonista mediocre, non riesce a farmi dire "vorrei essere proprio come lei", passa il tempo a piangere e lamentarsi, però sul finale ho visto un piccolo cambiamento che spero possa protrarsi fino al prossimo libro. 

Adam continua ad essere il personaggio più odioso della storia, e dato che la prossima novella sarà dal suo POV non so se la leggerò, mi irrita il sistema nervoso ed anche tutti gli altri se proprio dobbiamo dirla tutta. 

I personaggi secondari sono descritti piuttosto bene con una precisione che mi sorprende ritrovare nella Mafi che in Shatter Me ha usato 400 pagine per descrivere quando fantastico fosse Adam. 

Ma quello che vi attaccherà al libro sono gli eventi che si susseguono creando una catena di "wao" e "oh" che vi farà dimenticare qualsiasi sembianza di vita sociale, rintanatevi sotto le coperte con una barretta di cioccolato (fa freddo per il gelato, ladies) e Unravel Me, passerete una delle migliori giornate di sempre. 


Perle da Unravel Me:
“The man is moody as hell.”

“I am not moody—”

“Yeah, bro.” Kenji puts his utensils down. “You are moody. It’s always ‘Shut up, Kenji.’ ‘Go to sleep, Kenji.’ ‘No one wants to see you naked, Kenji.’ When I know for a fact that there are thousands of people who would love to see me naked—” 
“I want so many things,” he whispers. “I want your mind. Your strength. I want to be worth your time.” His fingers graze the hem of my top and he says “I want this up.” He tugs on the waist of my pants and says “I want these down.” He touches the tips of his fingers to the sides of my body and says, “I want to feel your skin on fire. I want to feel your heart racing next to mine and I want to know it’s racing because of me, because you want me. Because you never,” he says, he breathes, “never want me to stop. I want every second. Every inch of you. I want all of it.” 
“I want so many things,” he whispers. “I want your mind. Your strength. I want to be worth your time.” His fingers graze the hem of my top and he says “I want this up.” He tugs on the waist of my pants and says “I want these down.” He touches the tips of his fingers to the sides of my body and says, “I want to feel your skin on fire. I want to feel your heart racing next to mine and I want to know it’s racing because of me, because you want me. Because you never,” he says, he breathes, “never want me to stop. I want every second. Every inch of you. I want all of it.”  
 

Cos'altro posso dirvi? Leggetelo, dategli una chance e fatemi sapere cosa ne pensate. 



PACE&AMORE.


martedì 17 settembre 2013

Unteachable; REVIEW.

27 Agosto. Parole della Jen "ora sono stanca, domani scriverò una recensione". 
17 Settembre. Ops, la dovevo scrivere a caldo, ma sapete tutta la storia del "questa giungla mi distrugge" e del "studi per te stessa ed il tuo futuro" e "fanculo, mondo". 

                               “You can call it love, or you can call it freefall. 
                                         They're pretty much the same thing.” 
Vi giuro che ho capito ora che è il viso di
una ragazza sulla cover, o sono tarda io o
boh, probabilemente sono tarda io. 

Titolo: Unteachable 

Autrice: La dolcissima (e simpaticissima) Leah Raeder

Pubblicazione: 26 Luglio, disponibile solo la versione kindle, ovviamente tutto in inglese. 

Genere: New Adult che ci piace tanto ultimamente. 

Difficoltà Lingua: 5/10, niente di difficile, tutti potete leggere questo libro.
 
Prezzo: 2,68 versione kindle. 

Voto che avrei voluto dare:

Voto che ho dato:
(la spiegazione arriverà)

Reazione post-lettura:

Trama. 
Maise O' Malley è la nostra protagonista (e si, ha origini irlandesi) alla quale mi potrei riferire nel resto della recensione come "Lolita Fallita" non solo perché fa rima ma perché sono una persona cattiva ed il mondo non mi merita (o forse perchè mentre scrivo questa recensione in tv danno ogni tre secondo la pubblicità di X-Factor con Simona Ventura vestita come un uovo gigante, chissà). Ha 18 anni (perché altrimenti non sarebbe un new adult e non si potrebbero fare le cosacce..), una madre drogata/spacciatrice, un padre disperso nella trincea dei padri scomparsi dei new adult perché altrimenti il complesso di Elettra non avrebbe senso. (cacchio se sono acculturata, lo avete notato? un solo giorno da alunna di quarto superiore e già sono così a v a n t i). Maise non ha veri amici perché lei è troppo avanti (come me insomma) e bella e intelligente e "voglio andare via da questo paesino dove lo sballo è cantare una canzone di Hunter Hayes sotto le stelle, nudi), e il suo passatempo preferito è andare alle fiere di paese vestita come una battona e fare aggiustare il pacco ai padri che sono alla fiera con le bambine. Fino a quando non incontra Evan Wilke, un incontro sulle montagne russe, una sveltina in macchina e l'amore scocca, ma lei da classica ragazza problematica scappa per poi ritrovarsi il caro Evan nientepopodimeno che come professore di Storia del Cinema (che poi parliamone...Storia del Cinema, davvero? perchè io sono l'unica che studia ancora cose come matematica, geometria e fisica? vorrei poter studiare Storia del Cinema, porca paletta insabbiata). 
E ovviamente nasce il brivido della relazione professore/alunna. Totalmente cliché. Aggiungiamo un nuovo amico bruttino con un'insana ossessione per la nostra Lolita Fallita, un progetto scolastico, un lord della droga buttato lì per fare azione, una stronzetta che vuole rovinare la vita di tutti ma alla fine rovina solo la sua, una madre che fa sembrare la matrigna di Cenerentola una santa donna e un 80 momenti piccanti in cui ci sorbiamo "oh Mr. Wilke". 


i pensieri della Jen. 
Okay, okay, sono un po' cattiva. Anzi, tanto. 
Però sono un po' arrabbiata, perchè Leah sa scrivere divinamente ed ecco spiegate le quattro stelle finali. Mi dispiaceva dare ad un'autrice così talentuosa un 2.5 per il suo primo libro. Leah scrive perfettamente e giuro che mi può essere scesa addirittura la lacrimuccia su certe frasi tanto che erano perfette. Non sto esagerando, è davvero davvero davvero bravissima. 
Il problema era la trama praticamente vuota: alunna-professore, mi piaci, sei matura, amiamoci, non possiamo, lascio il lavoro, lasci la scuola, andiamo via, ci amiamo. 
Verso il finale c'è stata una svolta molto angst che ho amato ma purtroppo Leah l'ha tenuta su per un capitolo  o poco più. 
Il personaggio di Maise è odioso secondo la mia opinione, perchè di questo si tratta: opinioni. Mi sono trovata a confrontarmi con delle ragazze su Goodreads che hanno amato la trama e Maise ed Evan perchè si sono trovate emotivamente coinvolte da questo genere di storia, come ben sapete se mi seguite (e se lo fate continuo a chiedermi "perchè mai lo fate?") per trovarmi molto coinvolta in un libro c'è bisogno di una serie di svolte e di personaggi psicopatici nei quali mi riscontro ed amo follemente. 

Traendo le conclusioni velocemente (ho una pizza che mi aspetta, scusate) non vi dico che leggere Unteachable sia un must ma vi obbligo a tenere d'occhio Leah Raeder, il suo prossimo libro sarà sicuramente sul mio scaffale. 

Perle da Unteachable:

“Part of falling in love with someone is actually falling in love with yourself. Realizing that you're gorgeous, you're fearless and unpredictable, you're a firecracker spitting light, entrancing a hundred faces that stare up at you with starry eyes.” 
“There's something so terrible about wanting something you've already had. You know exactly what you're missing. Your body knows precisely how to shape itself around the ache, the hollowness that wants to be filled” 
“The brain is an incredible multitasker. At the same time that it’s piercing itself with superheated needles of anguish, it’s ruthlessly making plans, contingencies, plotting out a future, giving zero fucks whether it’ll ever see it. On the day I die, it’ll be calculating what to have for dinner as it bombards itself with pain signals from my amputated legs or my clocked-out heart.” 

                                                                         PACE&AMORE.