martedì 17 settembre 2013

Unteachable; REVIEW.

27 Agosto. Parole della Jen "ora sono stanca, domani scriverò una recensione". 
17 Settembre. Ops, la dovevo scrivere a caldo, ma sapete tutta la storia del "questa giungla mi distrugge" e del "studi per te stessa ed il tuo futuro" e "fanculo, mondo". 

                               “You can call it love, or you can call it freefall. 
                                         They're pretty much the same thing.” 
Vi giuro che ho capito ora che è il viso di
una ragazza sulla cover, o sono tarda io o
boh, probabilemente sono tarda io. 

Titolo: Unteachable 

Autrice: La dolcissima (e simpaticissima) Leah Raeder

Pubblicazione: 26 Luglio, disponibile solo la versione kindle, ovviamente tutto in inglese. 

Genere: New Adult che ci piace tanto ultimamente. 

Difficoltà Lingua: 5/10, niente di difficile, tutti potete leggere questo libro.
 
Prezzo: 2,68 versione kindle. 

Voto che avrei voluto dare:

Voto che ho dato:
(la spiegazione arriverà)

Reazione post-lettura:

Trama. 
Maise O' Malley è la nostra protagonista (e si, ha origini irlandesi) alla quale mi potrei riferire nel resto della recensione come "Lolita Fallita" non solo perché fa rima ma perché sono una persona cattiva ed il mondo non mi merita (o forse perchè mentre scrivo questa recensione in tv danno ogni tre secondo la pubblicità di X-Factor con Simona Ventura vestita come un uovo gigante, chissà). Ha 18 anni (perché altrimenti non sarebbe un new adult e non si potrebbero fare le cosacce..), una madre drogata/spacciatrice, un padre disperso nella trincea dei padri scomparsi dei new adult perché altrimenti il complesso di Elettra non avrebbe senso. (cacchio se sono acculturata, lo avete notato? un solo giorno da alunna di quarto superiore e già sono così a v a n t i). Maise non ha veri amici perché lei è troppo avanti (come me insomma) e bella e intelligente e "voglio andare via da questo paesino dove lo sballo è cantare una canzone di Hunter Hayes sotto le stelle, nudi), e il suo passatempo preferito è andare alle fiere di paese vestita come una battona e fare aggiustare il pacco ai padri che sono alla fiera con le bambine. Fino a quando non incontra Evan Wilke, un incontro sulle montagne russe, una sveltina in macchina e l'amore scocca, ma lei da classica ragazza problematica scappa per poi ritrovarsi il caro Evan nientepopodimeno che come professore di Storia del Cinema (che poi parliamone...Storia del Cinema, davvero? perchè io sono l'unica che studia ancora cose come matematica, geometria e fisica? vorrei poter studiare Storia del Cinema, porca paletta insabbiata). 
E ovviamente nasce il brivido della relazione professore/alunna. Totalmente cliché. Aggiungiamo un nuovo amico bruttino con un'insana ossessione per la nostra Lolita Fallita, un progetto scolastico, un lord della droga buttato lì per fare azione, una stronzetta che vuole rovinare la vita di tutti ma alla fine rovina solo la sua, una madre che fa sembrare la matrigna di Cenerentola una santa donna e un 80 momenti piccanti in cui ci sorbiamo "oh Mr. Wilke". 


i pensieri della Jen. 
Okay, okay, sono un po' cattiva. Anzi, tanto. 
Però sono un po' arrabbiata, perchè Leah sa scrivere divinamente ed ecco spiegate le quattro stelle finali. Mi dispiaceva dare ad un'autrice così talentuosa un 2.5 per il suo primo libro. Leah scrive perfettamente e giuro che mi può essere scesa addirittura la lacrimuccia su certe frasi tanto che erano perfette. Non sto esagerando, è davvero davvero davvero bravissima. 
Il problema era la trama praticamente vuota: alunna-professore, mi piaci, sei matura, amiamoci, non possiamo, lascio il lavoro, lasci la scuola, andiamo via, ci amiamo. 
Verso il finale c'è stata una svolta molto angst che ho amato ma purtroppo Leah l'ha tenuta su per un capitolo  o poco più. 
Il personaggio di Maise è odioso secondo la mia opinione, perchè di questo si tratta: opinioni. Mi sono trovata a confrontarmi con delle ragazze su Goodreads che hanno amato la trama e Maise ed Evan perchè si sono trovate emotivamente coinvolte da questo genere di storia, come ben sapete se mi seguite (e se lo fate continuo a chiedermi "perchè mai lo fate?") per trovarmi molto coinvolta in un libro c'è bisogno di una serie di svolte e di personaggi psicopatici nei quali mi riscontro ed amo follemente. 

Traendo le conclusioni velocemente (ho una pizza che mi aspetta, scusate) non vi dico che leggere Unteachable sia un must ma vi obbligo a tenere d'occhio Leah Raeder, il suo prossimo libro sarà sicuramente sul mio scaffale. 

Perle da Unteachable:

“Part of falling in love with someone is actually falling in love with yourself. Realizing that you're gorgeous, you're fearless and unpredictable, you're a firecracker spitting light, entrancing a hundred faces that stare up at you with starry eyes.” 
“There's something so terrible about wanting something you've already had. You know exactly what you're missing. Your body knows precisely how to shape itself around the ache, the hollowness that wants to be filled” 
“The brain is an incredible multitasker. At the same time that it’s piercing itself with superheated needles of anguish, it’s ruthlessly making plans, contingencies, plotting out a future, giving zero fucks whether it’ll ever see it. On the day I die, it’ll be calculating what to have for dinner as it bombards itself with pain signals from my amputated legs or my clocked-out heart.” 

                                                                         PACE&AMORE.

 



4 commenti:

  1. Guarda l'ora in io ho postato questo commento e beh, basta. Dico solo questo.
    Aspettavo con ansia che tu tornassi. Finivo nel tuo blog ogni 2/3 giorni ed ero in così d'astinenza dalle tue recensioni. Tu non puoi farmi questo, per Giove! Ok, beh.. Sì, questo libro dalla trama sembra il classico cliché (come cappero si scrive) però se gli hai dato 4 stelline evidentemente merita. Wishlist.

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    1. aww grazie!
      ero andata in panico pre-scuola e ho praticamente studiato solamente, ora che ho ricominciato la scuola sono rientrata in routine e cerco di aggiornare il più possibile:)
      grazie per essere passata!

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    2. Passata? Come vedi sono qui anche ora. Diciamo che seguo più il tuo blog che il mio.

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    3. Sei adorabile, giuro, mi fai emozionare :3

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