venerdì 24 agosto 2012

Spectral; REVIEW. ✩✩✩




Quando parliamo di Young Adult Paranormal dobbiamo poi ben capire in quale mondo ci stiamo andando a buttare; quello delle sirene? o forse i vampiri? i lupi mannari?. E centomila altri.

Devo dire di aver letto su quasi tutti gli argomenti però quelli che mi fanno sempre un po' "paura" sono le fate e le streghe. Non so perchè. Con le fate andiamo a finire sempre nel magico mondo di Doremì e con le streghe bene o male si toccano sempre gli stessi argomenti, pozioni, magia nera e blah blah blah.

Spectral parla di streghe. Tutto mi diceva non essere un libro da mille ed una notte ma purtroppo il mio cervello va sempre da solo lungo la strada dei libri da scegliere. E così ho comprato Spectral, il libro d'esordio di Shannon Duffy uscito il 10 Aprile 2012.

Sto cercando le parole giuste per descrivere questo libro e non le trovo.

Forse è meglio descrivervi i gesti che sto facendo (?).
Sono seduta sul mio king size bed, perchè sono fraccomoda. Gambe incrociate, pc sulle gambe, ventilatore che mi congestiona i reni alle spalle (avrò l'artrite, lo so) ed il vecchietto orientale del palazzo di fronte guarda la scena incuriosito. Guardo la pagina bianca di blogger ed apro la bocca. Ma non esce nulla per descrivere questo libro. Allora da brava ragazza del sud comincio a gesticolare. Quindo sono su un letto il 24 di Agosto gesticolando davanti ad una pagina bianca di Blogger con un anziano orientale che osserva dal balcone di fronte. E' un discorso senza senso, lo so.

Spectral è un buon libro. Ma non di quelli che metti sulla libreria ed ogni tanto rileggi. No.  E' un buon libro, di quelli che metti sulla libreria e dopo un paio di anni ti dici "ma l'ho letto questo libro? perchè non me lo ricordo proprio". Perchè Spectral non lascia il segno, ed è questo il problema.

Non  è come Onyx (un libro a caso eh) che ci fa sognare, disperare, ridere e che ci porta in un altro universo. No. Mentre leggevo Spectral pensavo "allora, devo studiare matematica, comprare le mutande nuove e nel frattempo c'è sempre il problema del buco dell'ozono, non sia mai trovi un soluzione magari esco un po' prima da quella cosa che gli altri chiamano scuola ed io chiamo -centroperantiriabilitazionedelcervellodijen-".

Ma vediamo un po' di cosa parla questo librone.

Jewel Rose è convinta di far parte del sistema di protezione testimoni americano, infatti insieme ai genitori (dal nome molto russoohoho) e al fratellino cambia città in media due volte l'anno. Appena arriva nella nuova città ci troviamo davanti ad una bella scena alla twishit in cui Jewel (che in ogni città cambia nome e qui diventa "true", perchè insomma se vuoi passare inosservata prendi nomi semplici e normali eh) in macchina con i genitori, arrivando in città, con l'automobile piena di roba in stile "gesualda e peppino al mare di domenica" (e questa cosa la puoi capire solo se sei del profondo sud italia, scusatemi) incrocia lo sguardo del perfetto modello di Abercrombie biondo e muscoloso (rigorosamente senza maglia a metà ottobre, ovvio). Ma la vita di Jewel comincia a complicarsi (perchè insomma fare parte del programma testimoni è una cosa di cui non preoccuparsi) quando indovinate un po'? incontra UN ALTRO ragazzo, questo però è un BAD GUY, oh yeah baby. Tutto maglie di gruppi rock che si sono sciolti prima ancora che lui compiesse il primo anno di vita e sguardo da cattivone in castigo. E aggiungiamoci che in realtà Jewel non sa bene a che crimine i suoi genitori abbiano assistito. E se in realtà il crimine l'avessero commesso loro? E poi c'è la zia cattiva che ha un rivelatore di bugie incorporato nelle scarpe tacco 16 YSL, e la nonnina premurosa che cambia faccia ogni tre capitoli. Per non parlare del fatto che in libreria Jewel trova un libro con un serpente in copertina che quando lo tocchi, beh, diventa reale e ti morde. 

Okay, questa recensione è particolarmente cattiva. Ma sono in sindrome premestruale e 'ste cose non riesco a farle come si deve. E poi devo ammettere di essere un po' arrabbiata. Insomma, Spectral aveva tutte le carte per essere un libro decisamente migliore ma la Duffy è caduta in un paio di clichè che anche Stephanie Meyer avrebbe evitato. Ed ho detto tutto. 

Comunque è abbastanza scorrevole come libro e la storia d'amore tra Jewel e Roman (a voi scoprire se è il californiano DOC o mr. AC/DC) è piuttosto carina, soprattutto il suo chiamarla "butterfly" ed il finale. 

Elemento piacevole? l'introduzione dell'Italia nel libro. Jewel in Italia è uno spasso, a Venezia durante il carnevale e con Stefano che la chiama Armageddon?. Una chicca. 



PACE&AMORE. 

3 commenti:

  1. Sarà che già la modella sulla copertina non mi ispira, ma non leggerò questo libro LOL ho la sensazione che Roman sia Mr.AC/DC perché, BEH, in questo genere di romanzi è sempre il bad boy ad avere la meglio tsk comunque sappi che mi hai fatto ridere come una scema per la maggior parte del tempo AHAHAH e la trama? Gesualda e Peppino li capisco fin troppo bene LOL della serie "come rimanere in incognito", EH.

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  2. Io da brava Northerner Gesualda e Peppino non sono nella mia quotidianeità ma lo stesso sto ridendo come una deficente da dieci minuti buonixD un giorno o l'altro mi farai morire d'infarto JenxD

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  3. @Isa guarda è una lettura abbastanza anonima. Oh, hai indovinato! un milione di dindini a Isa!!
    Grazie comunque c: ah e Gesualda e Peppino, la mia infanzia rovinata LOOL.

    @En non ti sei persa niente da brava Northerner luol. Oddio, spero di non farti mai morire d'infarto, adoro i tuoi commenti ;D

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