non so se sono in grado di scrivere questa recensione dato che il caldo in questo buco chiamato pianura padana è insopportabile ed inoltre oggi è uno dei giorni in cui dimostro i miei diciassette anni deprimendomi senza nessuna ragione logica e volendo affrontare la vita con l'entusiasmo di un bradipo dopo il periodo in-calore. (ovvero a parole povere oggi non parlo, passo dal letto alla poltrona al divano, indosso una canottiera di hello kitty risalente ai bei tempi delle medie e rifiuto qualsiasi tipo di invito ad uscire dalla mia tana).
So che non vi interessa molto della mia vita da blogger fashion (che è diversa da quella della fashion blogger, loro almeno si degnano di scrivere qualcosa sull'ultimo paio di leggins che fanno sembrare grassa anche kate moss, io faccio finta di scrivere recensioni una volta al mese) ma questo proemio (e salutiamo le Muse, Virgilio ed Orazio) era per scusarmi della recensione che vi state avventurando a leggere, i'm sorry.
La cover di questo libro è perfetta, io la amo. Il font, la tipa inquietante, i colori. E' tutto perfetto. Ed anche il titolo è azzeccatissimo (due parole, quindi mi va bene). La trama è piuttosto facile "Eveline (che si pronuncia E-vuuu-leeehn e se lo pronunciate Eveline la protagonista vi potrebbe sgozzare con i coltelli di ceramica che vendono su QVC) è una Kin ovvero fa parte di una razza venuta da un altro pianeta migliaia di anni fa grazie ad un varco tra il nostro pianeta (che attira tutti, chissà perchè) ed il loro, soltanto che essendo noi umani sexy come pochi è stata inevitabile la creazione di una nuova razza i "Nerada" ovvero gli incroci tra noi e loro, tutto bene fin qui, noi siamo aperti all'integrazione e alle razze miste, peccato che questi Nerada abbiano come hobby quello di contaminare il nostro mondo e di ucciderlo. In pratica tutti i cattivoni che hanno cambiato la nostra storia non siamo noi TRANQUILLI, sono degli alieni che non avendo altro da fare sono venuti a romperci le scatole. Successo questo il portale tra i due mondi si è chiusto, ovvio i kin se ne sono lavati le mani. Ma, e c'è sempre un ma figliuoli, c'è una profezia che dice che un giorno nascerà "the one" che riuscirà ad aprire il portale. Questo "the one" dovrà avere il sangue di tutte e quattro le specie di kin che esistono e dovrà avere un protettore ed un guardiano, entrambi saranno marchiati da un simbolo. E se siete un po' confusi non è colpa delle mie cattive qualità di sintesi (diciamo, oltre a quelle..) è che il libro è CONFUSO. La storia e le origini dei Kin sono spiegate in maniera terribile, lasciandoci in uno stato confusionale immenso. Per esempio, si dice che sul loro pianeta era vietato il mix delle razze ma Bren (il padre di Evuuuliinnh) è un mix lui stesso tra due razze (questo è necessario a fin di trama dato che lui possedendo due razze e sua moglie possedendone altre due mettono al mondo la multicolor Evu) ma per questo non viene assolutamente declassato, ANZI è il capo dei kin sulla terra. Ma il punto in cui ci viene da dire WTF (o almeno è successo a me che sono acida e puntigliosa come poche) è la questione dell'età. I Kin invecchiano mooolto lentamente, infatti Brenn che dimostra poco più di quarant'anni vive dai tempi dell'impero romano, e tutti gli altri maschietti che hanno trecento anni o poco più dimostrano dai 18 ai 20. Poi c'è Eveline che è nata 18 anni prima e dimostra 18 anni. Ora questa cosa non mi è chiara, è tipo Twilight? Che fino a 18 anni si ha una crescita umana e poi boh si va di cinque anni avanti al secolo? Sarà un dettaglio ma se bisogna scrivere un libro su un argomento fantasy nuovo bisogna dare tutti i dettagli. Altrimenti vi buttate sulle fate e su i vampiri e buonanotte eh.
Per non parlare dell'inizio in cui Evu ci dice "noi kin siamo quelli che voi sulla terra chiamate "draghi"" SCUSA AMORE, ma a casa mia (e non so nella vostra) i draghi sono quei cosi che sputano fuoco grossi grossi, non gente che sa combattere bene ed ha un potere a piacere tra veggenza & co.
Ma mi sono detta "Jen! tralascia tutto ciò e guarda la storia, il romance, l'azione". Ecco era meglio se non me lo dicevo. Da dove vogliamo cominciare?
Evu essendo "the one" trascorre i primi 18 anni della sua vita trasferendosi in continuazione perchè minacciata dai Nerada (che non vogliono la riapertura del portale) arriva in una cittadina in culo al mondo in Colorado dove sa che troverà altri kin. Pagina 2 (o poco più): MASCHIO N.1: "Eveline, i have know you and loved you your whole life" (Eveline, ti ho conosciuto ed amato per tutta la tua vita), descrizione accurata dell'altezza (che non manca per nessun personaggio), delusione colettiva dopo dieci pagine quando scopriamo che è il fratello perduto. Che però ha un'ossessione compulsiva su di lei, secondo me. MASCHIO N.2: giacca di pelle, moto, capelli neri, altezza precisa, mmmh "oddio sono attratta da lui " tutti: "no evu! tutti tranne lui, lui è un bad boy" evu: "ormonii". MASCHIO N.3(anche definito come "l'unico motivo per cui Jen è arrivata alla fine del libro): "ciao ho trecento anni, sono il fratello di tuo fratello, ma noi non siamo parenti tranquilla quindi possiamo fare roba senza preoccuparci di fare figli con difetti genetici, ah ed ho un accento australiano niente male eh? eh?".
Questi con l'aggiunta del padre di Evu ed un suo amico sono gli unici uomini presenti nel libro e tutti e tre donerebbero fegato e rene destro per la protagonista, HOW SWEET.
Giuro che potrei continuare ed infatti chiudere una recensione così non è proprio giusto ma ho un appuntamento su skype con Daemon Black quindi mi scuserete.
PACE&AMORE
(non ho neanche riletto quello che ho scritto ma lo faccio per essere in sintonia con l'autrice dato che dubito che lei l'abbia fatto)