sabato 24 marzo 2012

The Fault In Our Stars, Recensione.




Allora, per prima cosa voglio avvertirvi questa recensione NON è SPOILER free, ho pensato per un po' come poter scrivere di questo libro senza svelarvi quello che succede durante la storia e sono arrivata alla conclusione che non è possibile, quindi se avete intenzione di leggere questo libro e non amate gli spoiler, beh non leggete.

John Green come ho più volte ripetuto mi ha sempre attratto molto però non sono mai stata nello stato d'animo per leggere un suo libro mi spaventavano, e dopo TFiOS beh posso dire che per un po' starò lontana da Green.

Hazel ha sedici anni ed un cancro alla tiroide che si è esteso ai polmoni, due anni prima Hazel è arrivata molto vicina alla morte, la vedeva proprio lì davanti a lei poi però un farmaco miracoloso l'ha riportata in vita, Hazel non combatte per sconfiggere il cancro e questo è chiaro dal primo rigo del primo capitolo, Hazel combatte contro uno stadio terminale e cerca di vivere qualche giorno in più. I suoi polmoni fanno schifo a fare i polmoni e lo ripete più volte ed è per questo costretta a portare con se una cannula con dell'ossigeno perennemente. 
La sua vita si sviluppa attorno al padre piagnone e alla madre onnipresente che sono la dimostrazione di come le difficoltà uniscano le famiglie molte volte. 
Fino a che Hazel Grace incontra Augustus Water, NEC da 14 mesi e con una gamba amputata.
E' figo, intelligente e brillante. 


Questa è la trama di TFiOS, il libro si sviluppa su una serie di metafore, su Hazel che cerca di tenere lontano l'amore perchè vede sè stessa come una bomba, nel momento in cui fosse morta tutti ne avrebbero sofferto, specialmente Augustus che c'era già passato con la precedente fidanzata. Troviamo la storia di due ragazzi, che hanno paura di morire vergini, di non lasciare un segno sul mondo anche se quel segno fosse una cicatrice e che si appassionano ad un libro che sarà l'ennesima metafora di un mondo fatto di malattia.

Dal primo capitolo capiamo che è un libro in cui alla fine non troveremo la cura per il cancro, non troveremo Hazel ed Augustus vecchi o Isaac improvvisamente vedente, ci aspettiamo la morte di uno dei personaggi.

da qui in poi, ripeto s p o i l e r.

TFiOS per me è il libro del 20%, il 20% di Hazel con un tumore rarissimo e che sopravvive con un farmaco che uccide l'80% dei malati.
Augustus ha un tumore "semplice" dal quale l'80% delle persone sopravvive. Augustus sano dalla prima pagina fa parte dell'altro 20%.

Quello che di questo libro colpisce non è la storia di per sè, perchè di libri in cui si parla di morte e questa poi si verifica ce ne sono a milioni ed io penso di averne letti intorno al centinaio più o meno,                 quello che mi ha fatto piangere per l'88% del libro è il sapere che di Hazel Grace, di Isaac, di Augustus lì fuori ce ne sono a milioni, diciottenni terminali.

TFiOS fa riflettere, perchè tutti sappiamo che il cancro esiste, tutti ne abbiamo avuto la prova sulla nostra pelle eppure leggere i pensieri di un malato nero su bianco a me ha dato delle emozioni che non sono descrivibili con le parole.
Il senso di colpa dei sani si chiama, o una cosa del genere.

Il libro è realistico nel senso più crudele del termine, lo stile di Green è ironico, tagliente ed accattivante.

Unica nota che leva un po' di realismo secondo il mio punto di vista è tutta la storia riguardante l'ex fidanzata di Gus, il suo rinnegarla in certo senso chiamandola mostro, e dicendo di non averla potuta lasciare "perchè come fai a lasciare una ragazza con il cancro al cervello?" mi ha urtato i nervi, tutta questa scenetta è stata costruita per rendere l'amore di Haz e Gus migliore. E un amore migliore di un altro non esiste, ve lo assicuro.

Vi consiglio questo libro?. Non so. E' uno di quei libri da leggere perchè profondi e bellissimi ma se come me avete un cervello abbastanza incasinato e leggete per dimenticare buona parte del vostro mondo TFiOS non farà altro che incasinarvi di più la testa.

Ah e le stelline per questo libro non sono abbastanza, non può piacere o no, può essere capito, sostenuto o semplicemente odiato.


pace&amore.

4 commenti:

  1. Ero già scettica per colpa di tutte le recensioni in cui CHIUNQUE piangeva, quindi credo proprio di passare.
    Se c'è una cosa che ultimamente tendo a evitare come la peste sono i romanzi che mi fanno diventare uno zombie depresso. Preferisco lo zombie felice che è in me! xD

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    1. ti capisco, io preferisco trovare nella lettura un mondo di svago, anche di disperazione eh (della serie *voglio sapere cosa succede in pure* *jenny si strappa i capelli*) però giuro che TFiOS mi ha incasinato tantissimo quindi capisco il volerlo evitare. :D

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    2. Dopo il finale di Mockingjay sono diventata un vero emotional wreck (e solo quel termine può descrivermi), quindi ho come l'impressione che io e Green non siamo e non saremo mai compatibili.
      (Pure.... Se solo sapessi....... L'emotional wreck in me si risveglia)

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  2. E' che a Green non sono tanto noti i concetti di felicità, arcobaleni, unicorni e mondo bellissimo...xP
    Mi dispiace non aver letto tutta la recensione, ma ci tengo tanto a non spoilerarmi niente su qst libro:[
    Cmq capisco. Cioè, quando ho finito Looking for Alaska sono rimasta tipo una settimana in una specie di stato catatonico. Però non c'è stato nessun libro che mi ha fatto riflettere [cosa k odio fare] come quello, e poi boh, sentivo che mi era rimasto dentro, che mi aveva scossa/inkasinato talmente tanto k non potevo non amarlo. E da lì è cominciata la mia caccia verso i romanzi di Green.

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