sabato 13 luglio 2013

Deity; REVIEW. (meglio tardi che mai)





(leggete la frase in grassetto prima di leggere la "recensione", così evitate di rimanere delusi, vi amo)



insomma, non mi guardate così. 
è vero. deity è stato pubblicato nel novembre 2012 ed io l'ho letto a febbraio 2013 e sto scrivendo la recensione in luglio 2013. e non uso la maiuscola dopo il punto, ma mi annoia troppo, soffro d'afa. 

il problema dei libri della armentrout è che quando li finisci avresti mille e mila cosa da dire, criticare, venerare e compagnia bella, ma se devi scrivere una recensione dopo un paio di mesi ti viene da scrivere "e voi siete ancora qui a leggere la mia recensione, leggete Deity suvvia, buona donna". 

Innanzitutto, mi sembra doveroso dirvi che Deity è il terzo libro della Covenant Saga della Armentrout che sta diventando popolare in Italia grazia alla (tarda) pubblicazione di Obsidian, su tutto ciò un giorno scriverò un post perchè ho seri dubbi sulla traduzione di quest'ultimo dato che finchè lo leggevamo tutti in inglese i commenti meno positivi che potevamo leggere erano.............scusate sto cercando commenti negativi su Obsdian ma non me ne vengono, perchè ho amato troppo quel libro. Ora dopo la pubblicazione in italia sempre più blog lo definiscono un "simil twilight con gli alieni", la cosa mi preoccupa alquanto.

Tralasciamo il mio divagare nel mare delle pubblicazioni italiane (un mare alquanto oscuro) e torniamo alla Covenant Saga che vedrà la luce della traduzione italiana nel duemilaecredici

Dopo Half-Blood che mi aveva lasciata soddisfatta ed innamorata mi ero detta "questa saga ha potenzialità, può davvero diventare qualcosa di originale e bello", arriva il secondo libro Pure che mi conquista totalmente, ho amato Pure e continuo a dire che sia il migliore dei tre che ho letto (si, perchè c'è anche Apollyon pubblicato ad Aprile che non penso di acquistare molto presto). 

Ho una rapporto strano con Deity, mi è piaciuto certo, come qualsiasi cosa che esce dalla mani della Santa Jennifer, ma qualcosa non mi ha convinto del tutto. Sono rimasta con l'amaro in bocca come si suol dire. 
La trama è sempre la stessa insomma "Alexandria cerca di capire qualcosa della sua vita e intanto cade in una serie di sfortunati incontri ed avvenimenti". Aiden è sempre l'agapi mou di cui ci siamo innamorate in Half-Blood e non è peggiorato nemmeno un po', il problema anzi per me sta nel fatto che è sempre lo stesso personaggio statico che ripete le stesse affermazioni e non cambia mai idea, solido e noioso per certi aspetti. 

Okay lo ammetto, io ho un debole per Seth e il fatto che sia stato così maltrattato mi ha un po' deluso, perchè per fini di trama la Armentrout ci ha detto "non c'è il grigio, ci sono i bravi e ci sono i cattivi, Seth, cattivo, ciao". Sono molto curiosa di sapere cosa succederà in Apollyon ma mi riservo la sua lettura per tempi meno nervosi della mia vita. 

Lo so, non è neanche una vera recensione questa, sono una serie di frasi sconnesse su un libro decisamente bello ma che mi irrita e quindi ciao, eccovi che blogger professionista che sono. 


PACE&AMORE. 

giovedì 4 luglio 2013

Killing Sarai; REVIEW.




Hey Mondo! Come state? Io sono nel momento "oddio è già 4 Luglio, oddio, perchè il tempo va così veloce, oddio". Ho una pila di libri da leggere per la scuola che mi assillano ma essendo tanto trasgressiva continuo a leggere quello che mi pare e piace. 
Killing Sarai. ah. aah. aaah. 
Leggetelo. Davvero. Sono innamorata di questo libro, c'è tutto, ha tutto ed io sono pazza. Così pazza da comprare subito subitissimo anche l'altro romanzo della Redmerski "The Edge of Never" (neanche a dirlo, un altro 5 stelle finito in meno di 48 ore e che avrà la sua recensione presto, ma non troppo, mi conoscete insomma). 


Partiamo con la trama. 
Sarai ha ventitré anni, però da quando ne ha quattordici è prigioniera di un lord della droga messicano e la cosa peggiore è che è stata introdotta in questo orrido mondo dalla sua stessa madre, drogata e ormai da tempo morta. Sarai si può reputare fortunata, il suo aspetto fisico e la sua abilità nel mentire e sopportare l'hanno portata ad essere l'amante ufficiale del lord quindi per lei niente stupri da altri che non siano il lord stesso e le punizioni corporali non sono al livello di quelle che devono sopportare le altre ragazze. Sarai però non perde la speranza e dopo nove anni pianifica la fuga perfetta, l'unico elemento che le manca è un americano che possa farle attraversare il confine. Ed un giorno d'estate eccolo lì: seduto nel soggiorno in un completo elegante, Victor. Sarai non ci pensa due volte, mette in azione il suo piano e armata di una pistola si nasconde nella macchina del malcapitato. Peccato che questo malcapitato se ne accorga neanche dopo dieci metri e che sempre questo suddetto "malcapitato" è un killer esperto e pagato da quando aveva 9 anni. Niente male Sarai. Ma neanche un killer con una pistola alla tempia può rifiutare. Comincia così un viaggio verso l'America, durante il quale la pistola passa dalle mani di Sarai a quelle di Victor e viceversa. L'amore non esiste, esiste la sopravvivenza, il lavoro da compiere, il desiderio della ragazza di tornare a casa. Per poi arrivarci e capire che in nove anni la sua Tucson è diventata una città in cui non ha conoscenti. 
 Killing Sarai è un libro molto particolare secondo me, mi aspettavo un romanzo con i due che litigano per strada, si innamorano e vivono felici e contenti. Invece, stranamente, mi sbagliavo. Il loro viaggio verso l'America non occupa neanche la metà del libro, la veria storia è il dopo. Ed il dopo è fantasticamente accattivante. Sono rimasta attaccata al libro senza mangiare, bere, fare la doccia, per ore e ore. Ero li e dovevo sapere cosa succedeva a Sarai. Che diciamocelo, poteva chiamarsi Sara? Perchè quella "i" buon dio, perchè? E' un nome tremendo Sarai, mi sa di cibo indiano. Dato che sono mentalmente disturbata io mi rifiuto di chiamarla così e per me è Sara. Punto. Buonanotte. Tralasciando questo l'autrice (di cui mi scoccia imparare il cognome perchè difficile) è bravissima, ha reso perfettamente i personaggi, sia quello di Sara(i) che nonostante sia trattata divinamente rispetto alle altre ragazze desidera la libertà, ma allo stesso tempo non sa quello che vuole davvero dato che ha passato buona parte della sua vita sperduta in Messico, guardando gente morire, andando a letto con un uomo adulto che non voleva e subendo abusi di ogni altro genere. La libertà è dovuta a tutti, ma appena ci viene data non sappiamo mai cosa farcene davvero, la guardiamo, la giriamo, probabilmente la rigiriamo, e poi? Superficialmente potrebbe essere visto come un personaggio debole e senza carattere, stupido che rincorre i rischi, ma ci sono davvero rischi peggiori rispetto a non capire cosa si vuole? A sapere che c'è qualcosa che può riempire quel vuoto ma non sapergli mai dare un nome?. Io onestamente penso proprio di no. E quindi Sarai si butta nelle situazioni più stupide e pericolose e quanto più lontane da quella vita normale che sognava nel compound. 
Dall'altra parte c'è Victor. Quanti romanzi abbiamo letto in cui killer, o stronzi e basta, incontrano la protagonista e si redimono. Primo tra tutti Mr. Christian Grey che tratta il 99,9% della popolazione femminile come panni per pulire le finestre, poi arriva Ana e si dice "oh l'amour, l'amour, ti amo, sposiamoci e procreiamo tanti piccoli dominatori sessuali". Victor è coerente, è un killer. Uccide. Lo fa perchè non conosce altro, perchè non può fare altro. Ma è anche umano. Fa di tutto per proteggere suo fratello. Lui aiuta Sarai per darle la libertà non di certo per darle il suo amore. Se mi conoscete anche solo un pochetto sapete quanto io ami i libri nei quali la romance viene fuori intorno alla fine del libro, un po' accennata e basta. Sapete quanto sono deviata. E questo è uno di quei libri. 
Niente baci teneri. Notti insonni. Tante pistole. Abbastanza omicidi per rendere una possibile trasposizione cinematografia NC-17. Un doppio POV che apprezzo sempre, perché rende il lavoro più arduo per l'autore, descrivere la stessa storia da due punti di vista quasi opposti. 

Ho adorato questo libro e sarei pazza a dirvi di non comprarlo. Lo amo. Amatelo. 


PACE&AMORE.

(p.s. non fate caso alla grafica, ho buttato qualcosa a caso, sorry). 

lunedì 17 giugno 2013

The One; REVIEW.






non so se sono in grado di scrivere questa recensione dato che il caldo in questo buco chiamato pianura padana è insopportabile ed inoltre oggi è uno dei giorni in cui dimostro i miei diciassette anni deprimendomi senza nessuna ragione logica e volendo affrontare la vita con l'entusiasmo di un bradipo dopo il periodo in-calore. (ovvero a parole povere oggi non parlo, passo dal letto alla poltrona al divano, indosso una canottiera di hello kitty risalente ai bei tempi delle medie e rifiuto qualsiasi tipo di invito ad uscire dalla mia tana).
So che non vi interessa molto della mia vita da blogger fashion (che è diversa da quella della fashion blogger, loro almeno si degnano di scrivere qualcosa sull'ultimo paio di leggins che fanno sembrare grassa anche kate moss, io faccio finta di scrivere recensioni una volta al mese) ma questo proemio (e salutiamo le Muse, Virgilio ed Orazio) era per scusarmi della recensione che vi state avventurando a leggere, i'm sorry. 

Inizio dicendovi che in realtà come mai io abbia questo libro sul kindle non lo so neanche io, sfogliando le pagine alla ricerca di un vecchio libro mi sono ritrovata davanti a questo titolo e grazie al nuovo aggiornamento del kindle (quello che mi mette l'ansia dicendo "mancano 15 minuti al termine del capitolo" ANSIA, SEI) ho scoperto che era completo allo 0%. Insomma l'ho comprato e non ho mai avuto la decenza di aprirlo (e in questi momenti capisco perchè la mia cara mammina si rifiuta di darmi il codice della sua carta di credito per amazon....scusa mamma). Quindi ho fatto un giro su GR e ho scoperto che la maggior parte dei lettori aveva dato a questo libro 4/5 stelline con tanto di recensioni molto positive. Mi sono detta "è arrivato il tuo momento di leggere un libro come si deve Jen, ce la puoi fare" (questo perchè quest'anno ho dato 5 stelline ad un solo libro, Unravel Me della Mafi, adcfg, AMORE MIO) ed invece sono di nuovo qui a scrivere una recensione piena di "perché?" "perché scrivere un libro così?" "perché gli editor non cambiano spacciatore?" "perché da un'idea non male vengono fuori cose che non possono essere definite libri?" "PERCHE'?".

La cover di questo libro è perfetta, io la amo. Il font, la tipa inquietante, i colori. E' tutto perfetto. Ed anche il titolo è azzeccatissimo (due parole, quindi mi va bene). La trama è piuttosto facile "Eveline (che si pronuncia E-vuuu-leeehn e se lo pronunciate Eveline la protagonista vi potrebbe sgozzare con i coltelli di ceramica che vendono su QVC) è una Kin ovvero fa parte di una razza venuta da un altro pianeta migliaia di anni fa grazie ad un varco tra il nostro pianeta (che attira tutti, chissà perchè) ed il loro, soltanto che essendo noi umani sexy come pochi è stata inevitabile la creazione di una nuova razza i "Nerada" ovvero gli incroci tra noi e loro, tutto bene fin qui, noi siamo aperti all'integrazione e alle razze miste, peccato che questi Nerada abbiano come hobby quello di contaminare il nostro mondo e di ucciderlo. In pratica tutti i cattivoni che hanno cambiato la nostra storia non siamo noi TRANQUILLI, sono degli alieni che non avendo altro da fare sono venuti a romperci le scatole. Successo questo il portale tra i due mondi si è chiusto, ovvio i kin se ne sono lavati le mani. Ma, e c'è sempre un ma figliuoli, c'è una profezia che dice che un giorno nascerà "the one" che riuscirà ad aprire il portale. Questo "the one" dovrà avere il sangue di tutte e quattro le specie di kin che esistono e dovrà avere un protettore ed un guardiano, entrambi saranno marchiati da un simbolo. E se siete un po' confusi non è colpa delle mie cattive qualità di sintesi (diciamo, oltre a quelle..) è che il libro è CONFUSO. La storia e le origini dei Kin sono spiegate in maniera terribile, lasciandoci in uno stato confusionale immenso. Per esempio, si dice che sul loro pianeta era vietato il mix delle razze ma Bren (il padre di Evuuuliinnh) è un mix lui stesso tra due razze (questo è necessario a fin di trama dato che lui possedendo due razze e sua moglie possedendone altre due mettono al mondo la multicolor Evu) ma per questo non viene assolutamente declassato, ANZI è il capo dei kin sulla terra. Ma il punto in cui ci viene da dire WTF (o almeno è successo a me che sono acida e puntigliosa come poche) è la questione dell'età. I Kin invecchiano mooolto lentamente, infatti  Brenn che dimostra poco più di quarant'anni vive dai tempi dell'impero romano, e tutti gli altri maschietti che hanno trecento anni o poco più dimostrano dai 18 ai 20. Poi c'è Eveline che è nata 18 anni prima e dimostra 18 anni. Ora questa cosa non mi è chiara, è tipo Twilight? Che fino a 18 anni si ha una crescita umana e poi boh si va di cinque anni avanti al secolo? Sarà un dettaglio ma se bisogna scrivere un libro su un argomento fantasy nuovo bisogna dare tutti i dettagli. Altrimenti vi buttate sulle fate e su i vampiri e buonanotte eh. 
Per non parlare dell'inizio in cui Evu ci dice "noi kin siamo quelli che voi sulla terra chiamate "draghi"" SCUSA AMORE, ma a casa mia (e non so nella vostra) i draghi sono quei cosi che sputano fuoco grossi grossi, non gente che sa combattere bene ed ha un potere a piacere tra veggenza & co. 

Ma mi sono detta "Jen! tralascia tutto ciò e guarda la storia, il romance, l'azione". Ecco era meglio se non me lo dicevo. Da dove vogliamo cominciare? 
Evu essendo "the one" trascorre i primi 18 anni della sua vita trasferendosi in continuazione perchè minacciata dai Nerada (che non vogliono la riapertura del portale) arriva in una cittadina in culo al mondo in Colorado dove sa che troverà altri kin. Pagina 2 (o poco più): MASCHIO N.1: "Eveline, i have know you and loved you your whole life" (Eveline, ti ho conosciuto ed amato per tutta la tua vita), descrizione accurata dell'altezza (che non manca per nessun personaggio), delusione colettiva dopo dieci pagine quando scopriamo che è il fratello perduto. Che però ha un'ossessione compulsiva su di lei, secondo me. MASCHIO N.2: giacca di pelle, moto, capelli neri, altezza precisa, mmmh "oddio sono attratta da lui " tutti: "no evu! tutti tranne lui, lui è un bad boy" evu: "ormonii". MASCHIO N.3(anche definito come "l'unico motivo per cui Jen è arrivata alla fine del libro): "ciao ho trecento anni, sono il fratello di tuo fratello, ma noi non siamo parenti tranquilla quindi possiamo fare roba senza preoccuparci di fare figli con difetti genetici, ah ed ho un accento australiano niente male eh? eh?". 

Questi con l'aggiunta del padre di Evu ed un suo amico sono gli unici uomini presenti nel libro e tutti e tre donerebbero fegato e rene destro per la protagonista, HOW SWEET. 

Giuro che potrei continuare ed infatti chiudere una recensione così non è proprio giusto ma ho un appuntamento su skype con Daemon Black quindi mi scuserete. 


PACE&AMORE

(non ho neanche riletto quello che ho scritto ma lo faccio per essere in sintonia con l'autrice dato che dubito che lei l'abbia fatto) 

lunedì 10 giugno 2013

Eve & Adam;REVIEW.





(aww, il mio 98esimo post, per il 100 devo trovare qualcosa di carino da dire, idee?) 

Quando ho aggiunto questo libro nella wish-list un paio di mesi fa, ne ero totalmente affascinata, non so perché, ma la trama, il titolo, la cover, mi avevano totalmente conquistato. Dopo l'uscita del libro ho spulciato le recensioni e non mi sembravano stellari, anzi. Ammetto di esserne rimasta un po' delusa, perciò nonostante avessi una copia del libro sul mio kindle, l'ho lasciata perdere. 

L'altro giorno dopo aver finito "Perfetto" (nel post precedente trovate la tremenda recensione che ho scritto, sorry not sorry) ho aperto il primo libro che ho trovato: Eve&Adam. 

La faccio breve: sono piacevolmente sorpresa da questo stand-alone (ebbene si, per quanto sia raro trovarne esistono ancora gli stand alone, libri senza finali che ti fanno bestemmiare in mandarino, senza attese di mesi per un continuo, un libro che comincia a pagina 1 e finisce a pagina 291). 

Il tutto comincia quando Eve Spiker viene investita da una macchina e la sua gamba si stacca completamente dal suo corpo, in ospedale le danno poche chance ma la madre di Eve è Terra Spiker, meglio conosciuta tra i suoi dipendenti alla Spiker&Co. come "Terror" (che per chi l'inglese lo conosce tanto quanto io conosco le regole del sumo, significa "terrore", giuro). Terra è probabilmente la donna più ricca di San Francisco e di molte altre città grazie alla sua azienda di ricerca scientifica, ed è qui che decide di portare la propria figlia per aiutarla a star meglio. L'80% del libro si svolge all'interno della Spiker&Co., dove Eve (diminutivo di Evening, che come soprannome accetta soltanto E.V.) recupera in maniera velocissima l'uso della gamba e porta avanti un progetto sperimentale dell'azienda nel quale costruisce virtualmente l'essere umano perfetto. Quello di Eve è alto, moro, occhi azzurri, sui 18 anni e incredibilmente bello. A capitoli alterni scopriamo anche la vita di Solo (quando un nome ti segna insomma) che vive alla Spiker ed odia Terra con ogni singola cellula del suo corpo, e che fa di tutto per distruggerla. Ma se la figlia del suddetto demonio e il suo più grande nemico si incontrassero, cosa succederebbe?. 

Nell'intreccio di punti di vista diversi ma che ci presentano due personaggi molto simili non notiamo il fatto che il libro sia stato scritto a quattro mani da marito e moglie, anzi al contrario cadiamo nel cliché del doppio POV che sembra praticamente lo stesso, non so se mi sono spiegata bene ma ho preso la malsana decisione di darmi anima e corpo all'allenamento fisico e quindi il 97% dei miei muscoli chiede pietà ed un letto. 

La romance del libro è forse il punto più debole che possiamo riscontrare perchè di azione nella trama ce n'è eccome, ed è molto interessante. Non riusciamo fino alla fine del romanzo a capire chi sono i buoni e chi i cattivi, e quando la situazione si ribalta per l'ennesima volta riesce ad appassionarci un bel po'. La storia di Solo ed Eve è molto scarna, entrambi chi per un motivo, chi per un altro, nonostante siano molto attraenti ed intelligenti non hanno mai avuto un rapporto serio con l'altro sesso e dunque le loro interazioni sono banali ed impulsive. I personaggi secondari si limitano a Terra (che è il mistero base del libro); Aislin, la migliore amica spesso ubriaca e sempre mezza nuda di Eve; ed Adam, un personaggio che per quanto mi riguarda sarebbe potuto anche rimanere "un'idea". 


Tirando le somme, Eve&Adam è proprio un bel romanzetto, è un bel modo di introdurre l'argomento scientifico mendeliano e la quesitone scientifica etica nel mondo dello young adult nel quale i temi trattati sono sempre gli stessi. Ben fatto:)


PACE&AMORE.

giovedì 6 giugno 2013

Perfetto;REVIEW.






Certe volte scrivo le recensioni dopo mesi e mesi aver letto un libro quindi per i libri che mi sono piaciuti non riesco ad esprimere a pieno l'entusiasmo che ho provato nella lettura e ai libri che mi sono piaciuti poco vengono risparmiate critiche più o meno gratuite. Questa recensione non è il caso. Ho finito di leggere Perfetto, il primo libro della trilogia di Lilac dell'autrice italiana Alessia Esse, esattamente un minuto fa. Dunque questa recensione non sarà obiettiva, forse me ne pentirò, ma per ora la scrivo perchè ne ho voglia.

Le recensioni su GR sono spettacolari, in giro su Blogger ne trovo di altrettanto brillanti, volevo davvero che Perfetto mi piacesse, un distopico italiano su un mondo fatto da sole donne. Ero emozionata quando l'ho preso su Amazon. 
Gli ho dato due stelline che probabilmente sono più tre ma la delusione mi fa penalizzare questo libro ancora di più. 

Il problema è che l'idea di base è davvero, DAVVERO geniale. Ai giorni nostri un virus distrugge tutta la popolazione maschile, il libro è ambientato in futuro relativamente vicino, tra una cinquantina di anni il mondo sarà popolato soltanto da donne che attraverso un pericoloso processo di prelievo del midollo osseo riescono ad auto-riprodursi. Lilac nasce e vive in questo mondo, precisamente in Francia con la nonna Francesca nella convinzione che la madre Irene abbia subito la stessa sorte di molte altre donne: morte durante il parto. Il governo mondiale è uno solo: l'USP, capitanato da  Vega G. I fiori sono tutti artificiali. Il cibo come lo conosciamo noi non esiste più, al loro posto pillole che rappresentano un lontano eco dei sapori che assaggiamo tutti i giorni. Nel giorno del suo diploma Lilac fa un'ottima impressione su Vega G e da qui parte una serie di eventi che mette in moto la scoperta della verità, su perchè l'Italia è stata chiusa, su che fine abbiano fatto gli uomini. 

L'idea è bellissima. Mi piace da impazzire. La storia no. Lilac è un personaggio totalmente sciatto che si lascia trasportare dagli eventi. Baguette la sua migliore amica viene presentata come la tipa simpatica che tutti amano ma odio quando i personaggi devono avere una lettura univoca e quindi la suddetta migliore amica mi sta estremamente antipatica, ho sperato nella sua morte per tutte e trecento le pagine del libro. La storia d'amore principale è totalmente casuale che mi sembra ampiamente (e anche male) copiata da "The Immortal Rules", lui la odia per quello che rappresenta ma dopo 2,5 giorni "ci amiamo e ci rotoliamo sulla spiaggia ". Ammetto di aver apprezzato le parti in cui Michael racconta la sua storia. (motivo in più per cui il finale mi è sembrato di una stupidità disumana).

Le scelte stilistiche della Esse sono abbastanza banali. Si, è un romanzo d'esordio, ma non ha le pretese di essere un "romanzetto per passare il pomeriggio" ma di essere "il libro dell'anno italiano, NOVITA', pesche, mele e frutta fresca (?)". Ci sono certi passaggi che sono descritti in maniera talmente particolare che mi dico "ah sarà una cosa importante, sicuramente è un elemento che servirà in futuro" mentre invece NO, è buttato lì solo per far scena. 

Non riesco ad andare avanti, non potrei essere obiettiva. Se vi ispira, leggetelo. Ma io non so se leggerò il seguito, forse gli darò una chance sperando in uno sviluppo della vicenda che mi faccia ricredere, ma non so. 

PACE&AMORE.
(scusate tanto per questa recensione a caso)

martedì 4 giugno 2013

Falling For The Ghost Of You; REVIEW.





Non mi guardate così. Vi vedo già tutti che scuotete la testa e mi dite "hai libri e libri da leggere e prendi in mano 'sta roba?" però ho una giustificazione, dopo mesi e mesi e mesi e mesi e mesi e mesi e mesi e mesi (concetto chiaro, direi, no?) di Dante&Co, Rabelais&Ronsard, Cervantes&De Rojas, io di impegnarmi non ne avevo la minima intenzione nè voglia, quindi ho preso il primo libro che tra le recensioni aveva una gif di Jennifer Lawrence che fa la figa. (pisssi)

E si, lo ammetto gli ho dato 4 stelline, che in realtà sono 3.5 ma come ho già spiegato su GoodReads io sono una persona buona e magnanima mica come la mia prof di inglese che arrotonda 8.7 in 8, zoticona

Parliamo del libro, vabbè. La trama è abbastanza sempliciotta e per niente innovativa. Ragazza: Violet (ex-grassa con tette enormi e una passione smisurata per i coniglietti). Ragazzo: Zane (così bello che anche le lucertole si fermano per ammirarlo per strada). Loro: destinati a diventare fratellastri dopo il matrimonio della madre di lei (nevrotica come Violet con un senso dell'umorismo distorto) e del padre di lui (un ricchissimo Steve Jobs della situazione). Altri personaggi: Lauren (migliore amica di lei, tanto casta e pura e alla fine ci scappa l'asino*). Kim (personaggio buttato lì per fare numero). Matt (ex fidanzato senza remore)

cosa non mi è piaciuto:
Questo romanzo ha titolo troppo lungo per i miei gusti (e nemmeno tanto azzeccato) che neanche Morandi con C'era Una Volta Un Ragazzo Che Come Me Amava Gli Scarafaggi e Le Pietre Rotolanti può battere. 
(a me piacciono i titoli di una, massimo due, parole, sono incisivi e diretti ed io sono piuttosto psicopatica).

La cover direi che si commenta da sola, mia cugina di 11 anni con paint avrebbe fatto di meglio, ed il tipo non sembra neanche molto convinto di ciò che sta facendo, ha la stessa espressione che assumo i pomeriggi di neve quando mi addormento sotto ventitré coperte (tralasciamo che oggi, 4 giugno, sono sotto una coperta di lana mentre scrivo questa recensione). 

L'editing è un po' vergognoso, nella mia versione ebook (e dico nella mia perchè sfigata come sono può darsi che il mio Johnny mi cambi le parole...) ci sono addirittura degli errori di ortografia, per non parlare di alcuni termini ripetuti come se fossero le mele al festival tirolese delle melinde.

La trama è abbastanza basilare, posso citare almeno cinque libri sullo stesso argomento ma ormai gli autori stanno perdendo la fantasia e quindi su questo ci posso pure passare. 
Il finale assume una piega che mi ha fatto alzare dal divano (cosa miracolosa), guardare il kindle e dire "ma che cazzo sta succedendo?". 

cosa mi è piaciuto:

l'ovvio non dovermi impegnare nella lettura e rilassarmi sognando che mia madre trovi finalmente anche lei un compagno con un figlio figo, fighissimo (con la mia sfiga, il compagno di mia madre avrebbe ventordici figli maschi tutti omosessuali) ma la cosa che ho adorato fino allo sfinimento è lo stile della Christie. Sono pochi i libri che mi fanno ridere davvero dall'inizio alla fine, ma in questo non ho smesso mai. 
Uno stile che definire delizioso è poco, battute che ci portano il sorriso alle labbra inconsapevolmente, scene hot che si trasformano in goffe e alla portata di tutte noi. 



Dunque in conclusione una semi standing ovation per quest'autrice alla quale essendo un romanzo d'esordio possiamo abbonarle le banalità e delle falle avendo scritto una vera commedia, di quelle che fanno ridere, non come quelle di De Sica che mi fanno piangere. 




*non so cosa voglia dire ma suona bene. 

PACE&AMORE. 


domenica 2 giugno 2013

The Iron Daughter; REVIEW.






Lo so, avete pensato che abbia fatto una delle mie "finte", un posticino con scritto "hey i'm back" e poi niente più per mesi e mesi, ma invece eccovi smentita la routine. 

The Iron Daughter è il secondo volume della saga "the iron fey" e se scorrete un po' la pagina troverete la recensione del primo libro catalogato come un classico libro da oblio del 3 stelle (che ora dire "5 stelle" non mi ricorda una libro fantasmagorico *e si, questo termine che fa tanto anni '90 io lo uso ancora* ma un movimento politico degno di un numero di topolino)

Vorrei cominciare dicendovi che ho un rapporto piuttosto strano con Julie Kagawa, infatti sono rimasta totalmente stregata da The Immortal Rules, il primo volume della saga ambientata in un mondo semi-vampiresco figo FIGHISSSSIMO. Ma io in questa prima saga (molto famosa, con migliaia di fan sparsi in tutto il mondo) non riesco a trovare quel nonsochè di accattivante che mi faccia dire "lasciatemi leggere non ho intenzione di smettere per lavarmi/mangiare/dormire/condurre una vita sociale" trovo invece con un grande dispiacere della sottoscritta blogger da dieci soldi la solita protagonista bionda e sfigatina che si ritrova principessa di un mondo nascosto e tantissimi fighi FIGHISSIMI sono innamorati di lei. Meghan è questo. 

Ho comunque valutato il libro con 4 stelline perchè la storia nel suo complesso presenta una serie di avvenimenti piuttosto carini che ci coinvolgono in un pomeriggio di noia.
I personaggi di Ash e Puck meritano una nota sorridente essendo i classici bad but good boys che ci fanno swooneggiare e guardare con disprezzo i nostri coetanei fissati con FIFA13 e David Guetta, insomma chi non vorrebbe un Ash a cavallo che ci salva dal mostro/insetto gigante del momento?

Non posso dirvi molto sulla trama perchè vi spoilererei in maniera irreparabile "The Iron King", posso rivolgermi solo ai pochi eletti che hanno già avuto la fortuna (?) di leggere questo primo testo e non si sono voluti spingere oltre, vi esorto vivamente a leggere il seguito dato che è presente un notevole miglioramento nella trama generale (più azione concreta e meno eventi random), il personaggio di Meghan in dei punti sembra addirittura maturo (ma vi ricrederete dopo due righe) e Ash è un figo dannato. E poi ci sono delle chicche speciali come il personaggio di Ironhorse che meriterebbe uno spin-off (che non potrà avere per ovvie ragioni....sigh) e Grim che è l'unico nella saga a meritare la standing ovation.

Nel complesso ho letto fantasy migliori ma si sa che l'argomento fate è un argomento delicato che in qualsiasi maniera venga preso non riuscirà ad affascinare tanti lettori come un dispotico/qualsiasialtracosa. 

PACE&AMORE.

scusatemi per l'orrenda recensione ma mia sorella mi da' l'ansia per vedere un film e l'ansia è la mia kriptonite. 

sabato 1 giugno 2013

veniamo in pace.






GUARDATE LA DATA.

Ebbene si. 1 Giugno, avete capito. Sono libera. Tradotto, sono vostra. 
Si, manca ancora una settimana di scuola, ma ufficialmente ho chiuso i libri e la prossima settimana riscalderò il mio banco inutilmente. Niente Divina Commedia, Principe e Decameron, niente funzioni omografiche assassine, niente Accademia Platonica, niente, rien. 
Quest'anno me la sono vista brutta bruttissima, non finiva mai. Pensavo che il calendario arrivato a Febbraio avesse cominciato ad andare più lento. Invece no, è finita. E si, parlo come un reduce di guerra, ma dopo l'ultima intelligentissima (?) riforma (grazie Mrs. Gelmini, grazie....) la scuola assomiglia un po' ad un campo di battaglia. Tra schemi accurati e mediazioni di pace per un voto. Ora siamo rimasti io, il mio blog, Johnny e la pila di libri comprati che mi aspettano. Mammina Jen vi ama <3


lunedì 15 aprile 2013

ebbenesipremianoancheme.

Fratelli e sorelle, siete qui convocati perchè il DIAVS ha proprio ricevuto uno di quei premi carini e dolciosi e pirulì, devo/voglio ripostarlo, innanzitutto ringrazio  CICCINA per avermi nominato, lo so che l'ha fatto per pietas (versione greca guys) perchè ormai il DIAVS è vicino al degrado. 
btw, sono un po' tarda e ci ho messo un po' a capire tutte le robe che devo fare, però sono così tarda che non riesco ad inventarmi undici domande nè trovo undici blog sotto i 200 followers (tutti quelli che seguo sono figoni da 24565 followers, ma se mi postate il link del vostro blog sarò ben felice ed entusiasta di darci un'occhiata e seguirvi :) )

Regole da seguire quando si riceve questo premio:

Rispondere alle undici domande postate dal blog stesso. (se po fa')
Scrivere undici cose su di te. (ce semo)
Premiare, a tua volta, undici blog con meno di 200 follower. (sorry for party rocking)
Formulare altre undici domande alle quali i blogger dovranno rispondere. (sorry i'm too cool for you)
Informare i blogger del premio assegnato. (sorry i can't read your pokerface)




Rispondere alle undici domande:

1) Qual'è la tua passione più grande?
abbastanza ovvio, il mondo dei libri, compresa la parte di editing, recensioni, cercare libreria sconosciute, cercare di non esultare in biblioteca nelle parti emozionanti, raccontare tutta la storia a chiunque, vivere più vite.
2) E il tuo sogno più grande?
non lo dico che altrimenti non si avvera pss.
3) Una cosa che vorresti assolutamente fare.
diventare vecchia, accendere la tv sui documentari e dire "ci sono stata, ci sono stata e ci sono stata"
4) Il libro migliore che tu abbia mai letto?
deve ancora arrivare.
5) Descriviti con il titolo di una canzone.
"i don't want to be" -gavin degraw
6) Hai mai sognato un libro? Se sì,qual'è stato il sogno migliore?
scusa sono tarda non ho capito, sogno solo di mangiare ali di pollo fritto con liam hemsworth a parigi. sorry bb
7)Una pazzia che vorresti provare.
ci ho pensato per 3 minuti, sorry sono troppo mainstream.
8) Qual'è la creatura fantastica che preferisci?
mmh, mi piacciono i superpoteri, superforza, supervelocità, supercervello.
9) E quella reale?
la creatura reale? daemon black
10) La cosa che riesce ad emozionarti di più?
il mio cagnolino che mi lecca le lacrime
11) Il tuo programma TV preferito?
glee. 

Scrivere undici cose su di te:

1. tra un mese compirò 17 anni, VOGLIO GLI AUGURI. (mi sento vecchia çWç)
2. il mio amore più grande è il mio cane.
3. ho un'incapacità cronica nel capire il binomio abbigliamento-meteo. ho gli ugg in estate e i pantaloncini in inverno.
4. la sirenetta è la mia role model.
5. ogni anno per 10 anni mi sono vestita da mortisia addams ad halloween
6. sono malaticcia e dormo. 
7. mia madre mi chiama per cenare da venti minuti.
8. dunque cosa 8.
9. cosa nove.
10.11. sorry for party rocking.